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Il dibattito sulla Rassegna Antiquaria e le posizioni apparse sulla stampa impongono a Rifondazione Comunista di Todi di chiarire le ragioni che hanno determinato il voto favorevole per il rinnovo della convenzione con EPTA. Desideriamo innanzitutto ringraziare la società di Confcommercio per il lavoro svolto in questi anni, una collaborazione sulla quale tutto il centrosinistra ha puntato con lungimiranza per il rilancio della mostra dell'antiquariato con i risultati positivi registrati dalle ultime edizioni. Per questo auspichiamo un ripensamento da parte dell'associazione sulla volontà di interrompere il percorso proficuo intrapreso con la città assicurando, come forza di opposizione, massima disponibilità al confronto anche per ragionare su nuovi eventi. Abbiamo votato a favore, nonostante l'aumento del contributo del comune, perché riteniamo indispensabile che l'unica manifestazione che ha avuto continuità nel tempo e capacità attrattiva sia confermata. Siamo consapevoli dei costi della rassegna e delle difficoltà degli enti locali per la crisi che sta mettendo in ginocchio le famiglie e le piccole e medie realtà commerciali. A maggior ragione riteniamo che, da parte del comune, debbono essere fatti tutti gli sforzi per rilanciare l'immagine e il tessuto economico produttivo della città, puntando anche su iniziative di richiamo. Il centrodestra si è dimostrato incapace, tra le tante defallaince, di una programmazione culturale e turistica degna di questo nome; mentre, ad esempio, è già in distribuzione il materiale divulgativo del Festival di Spoleto, del Todi Arte festival non si hanno notizie nonostante aprile sia alle porte. Come forza politica che da forza di governo ha creduto nella rassegna antiquaria e nella collaborazione con EPTA e Confcommercio, non potevamo non sostenere il rinnovo della convenzione nonostante l'aumento dei costi, giustificabili comunque per una delle poche grandi manifestazioni che ancora si tengono nella nostra città. Andrea Caprini Condividi