PERUGIA - Promuovere l’Umbria in Canada, in New Jersey, Argentina, Venezuela e Australia, potenziare i collegamenti dell’Aeroporto di S. Egidio con il nord Europa, in particolare con il Lussemburgo, il Belgio e la Francia settentrionale, organizzare un’assemblea generale dei giovani di origine umbra residenti all’estero da tenersi a Perugia: sono queste alcune delle iniziative che il Consiglio regionale dell’Emigrazione (“Cre”), con un documento approvato all’unanimità, ha proposto alla Giunta della Regione Umbria a conclusione della consueta riunione annuale che si è tenuta a Perugia, in previsione del Piano 2009 di interventi a favore dell’emigrazione.
Ai lavori, introdotti dal presidente del “Cre” Pavilio Lupini, hanno partecipato delegati delle 32 associazioni rappresentative dei circa 90mila umbri che vivono in molti paesi europei e extraeuropei. Erano presenti anche molti esponenti dell’“Arulef” (Associazione regionale umbra lavoratori emigrati e famiglie) e delle associazioni di Comuni e Province umbre.
“Gli Umbri che vivono all’estero, specie quelli più giovani - ha commentato Lupini -, possono fare molto per creare una ‘società aperta’, soprattutto in relazione agli allarmi di una crisi economica e finanziaria mondiale che spinge molti a rispondere con l’egoismo e il razzismo a problemi complessi. In questo senso - ha aggiunto - è importante riflettere sulla storia dell’emigrazione italiana, che ha potuto svilupparsi con successo proprio in quei paesi che hanno saputo cogliere gli aspetti più positivi del fenomeno”.
Nel corso del dibattito i rappresentanti del “Cre” hanno chiesto che possano proseguire le tante altre attività, ormai consolidate negli anni, finalizzate a “mantenere vive e rinnovare le relazioni con i propri luoghi d’origine e presentare l’immagine della nostra regione attraverso la sua storia, le sue tradizioni e le sue eccellenze”. Tra queste, i soggiorni per anziani e giovani (in particolare provenienti dall’Australia e dal Brasile), i tanti progetti finalizzati alla diffusione della lingua e della cultura italiana all’estero e in Umbria (anche intensificando la collaborazione con l’Università per Stranieri di Perugia), i corsi enogastronomici per giovani chef europei.
Particolare attenzione dovrà essere data, infine, a tutte quelle iniziative di Istituti ed Associazioni (come il Museo dell’Emigrazione di Gualdo Tadino, il “Premio Pietro Conti”, l’Istituto per la Storia dell’Umbria contemporanea ed altri), che hanno l’obiettivo “di tenere viva la memoria storica dell’emigrazione umbra”.
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