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“La cronaca recente ha riacceso drammaticamente i riflettori sul randagismo e sulla necessità di adottare misure per arginare un problema troppo spesso sottovalutato o affrontato in maniera strumentale e demagogica”. Lo afferma Stefano Vinti (Prc-Se), che critica il Governo Berlusconi per la carenza di soluzioni atte a risolvere il problema del randagismo e snocciola le cifre del fenomeno in Umbria: “Solo nella nostra regione sarebbero 23mila i cani randagi e soltanto poco più di tremila si trovano nei canili. Numeri impressionanti – secondo Vinti - che la dicono lunga sulla scarsa attenzione prestata ad un fenomeno che ha avuto anche risvolti drammatici con morti e feriti gravi. Proprio per le proporzioni del randagismo in Umbria e in Italia (le stime parlano di 600mila cani randagi a spasso per il Paese) occorre che le istituzioni, chiamate ad affrontarne e rimuoverne le cause, adottino soluzioni efficaci per la risoluzione delle problema e la prevenzione di tragici incidenti”. “Certamente le scelte adottate dal governo Berlusconi – continua Vinti - non semplificano il lavoro degli enti locali: all'atavico dilemma dell'assenza di una normativa che chiarisca le competenze in materia, si è aggiunta la brillante idea dell'Esecutivo di sopprimere le misure varate dal centrosinistra che aveva introdotto una lista per le razze canine più pericolose, scelta evidentemente condizionata dagli interessi di lobby trasversali nella maggior parte più attente al proprio portafogli che alla salute degli animali e alla sicurezza dei cittadini”. “Riteniamo – conclude - che non sia la mattanza la soluzione al problema; occorrono invece, nell'immediato, interventi per la sterilizzazione della popolazione canina presente nei canili, interventi previsti anche questi da un provvedimento del Governo Prodi che ha avuto esiti diversi nel Paese ma che ha prodotto, nelle regioni più virtuose, risultati importanti corroborati anche dall’istituzione dell'anagrafe canina quale deterrente al triste fenomeno dell'abbandono degli animali soprattutto in concomitanza delle vacanze estive”. Condividi