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Aurelio Fabiani Casa Rossa Spoleto I padroni sono sempre padroni, chi li rappresenta ne ripete il pensiero, lo fa proprio, e quando perde il controllo dice quello che pensa, manifestando il proprio disprezzo per i lavoratori. Che altro dire delle gravi parole riportate dalla stampa e attribuite al candidato sindaco del Popolo della Libertà Angelo Loretoni: “mai metterò un barelliere alle Grandi Opere”. Se sono vere e non dubitiamo che i giornalisti abbiano udito bene, parlano da sole. Se qualcuno volesse mettersi sullo stesso piano potrebbe domandare, e perché un geometra sindaco è meglio? Ma questi non sono argomenti e li lascio volentieri a chi pensa di farne uso. Quello che è da rimarcare è che se la cultura è questa, ma noi di ciò non ci stupiamo, i lavoratori possono farsi un’idea di quello che li aspetta con questi signori al governo della città. Purtroppo possono permettersi di presentarsi come una alternativa perché chi ha governato Spoleto negli ultimi dieci anni ha guardato dalla stessa parte dove loro si trovano e ha salvaguardato gli stessi interessi; come dimostrano, senza possibilità di dubbio alcuno, coloro che 4 anni fa facevano parte del gruppo che sosteneva Cintioli e oggi stanno con Angelo Loretoni. Se perciò va difeso con ogni mezzo il diritto di chi fa la professione di barelliere (Operaio, cassaintegrato, precario, immigrato di cittadinanza italiana, operatore ecologico ecc….) di fare l’Assessore, va al pari tempo condannata la politica della “banda” Brunini, e un Roberto Loretoni non va bene non perché farebbe il barelliere (in realtà fa un’altra cosa) ma perché è stato l’esecutore materiale delle politiche cosiddette della “grandi opere” dettate da Brunini, che attraverso l’ideologia, utile per pochi, dello sviluppo ad ogni costo, ha ferito gravemente il territorio e l’ambiente della città di Spoleto. Insomma il problema non è chi fa l’Assessore alle “Grandi Opere” anche se lo scivolone de Candidato della Destra la dice lunga sulla sua cultura politica, ma sono proprio le “Grandi Opere”. Noi nel nostro programma abbiamo inserito a tale proposito un punto che dice: cancellazione dell’Assessorato alle “Grandi Opere” e sostituzione dello stesso con l’Assessorato all’Ambiente, una scelta oltreché utile, necessaria. Comunque stiamo in guardia, dopo il vento del nord, che ripropone compatibilmente con i tempi, una cultura squadrista, i rumori involontari, si potrebbe dire metaforicamente di pancia, del candidato della Destra per la poltrona di Sindaco, tradiscono il pensiero di sempre delle classi economicamente dominanti nei confronti dei lavoratori. Non c’è che da concludere: Barellieri di tutto il mondo unitevi! Condividi