GUBBIO - Nei giorni scorsi il sindaco Goracci ha partecipato a Firenze ad una riunione del Consiglio Direttivo dell’Ancsa (Associazione Nazionale Centri Storico-Artistici) con all’ordine del giorno, tra gli altri argomenti trattati la “Nuova Carta di Gubbio”.
«E’ stata l’occasione per valutare il ruolo e gli impegni dell’associazione Ancsa nata a Gubbio nel 1960 – commenta il sindaco Goracci - che è stata e dovrà continuare ad essere un grande punto di riferimento per l’urbanistica e per la cultura urbanistica di un Paese che, soprattutto in questo momento, soffre di gravi problematiche. Si è dibattuto molto sulla necessità di vedere se è il caso e il “momento di una nuova carta”, secondo quanto dichiarato dall’architetto Bruno Gabrielli, esprimendo la volontà di elaborare una “nuova carta”, quella di Gubbio, che dopo mezzo secolo ha probabilmente la necessità di essere adeguata e aggiornata. Questo è stato l’orientamento prevalente. Ma il dibattito è stato molto attratto anche dal “piano casa” del Governo che in questa fase e con parere unanime del Consiglio Ancsa rischia di portare devastazione e scempi, e “le mani sulla/e città” superando regole e vincoli in un Paese che ha la sua ricchezza non certo nella cementificazione più o meno selvaggia ma nella tutela e valorizzazione delle sue bellezze paesaggistiche architettoniche. Si è parlato anche degli aspetti organizzativi del “Premio Gubbio” 2009.»
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