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PERUGIA - Si è svolto nel pomeriggio di oggi, alla Sala sant’Anna di Perugia (Viale Roma 15), il primo seminario pubblico organizzato dal comitato elettore a sostegno della candidatura a sindaco di Wladimiro Boccali. Nel corso dell’incontro dedicato ai servizi pubblici, il candidato si è confrontato con quattro professori universitari (Antonio Bartolini e Bruno Bracalente dell’Università degli Studi di Perugia; Alessandro Montebugnoli de La Sapienza e Giulio Napoletano della terza Università di Roma, che tra le altre cose è anche il figlio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano), che hanno portato al centro della discussione i propri contributi scientifici in ambito amministrativo, statistico, economico e pubblico. Bartolini ha proposto un nuovo rapporto tra le società erogatrici di servizi – rifiuti, acqua, trasporti – e i cittadini. “Sarebbe opportuno”, ha detto il relatore, “che le aziende riscoprissero il rapporto con gli cittadini, potenziando gli uffici di relazioni con il pubblico e i punti di ascolto, favorendo l’atteggiamento friendly-oriented del personale di desk. Nonostante le strettezze di bilancio”. Per questa ragione, a suo avviso, il prossimo piano di Governo cittadino dovrebbe implementare l’attività dell’Osservatorio dei servizi pubblici locali del Comune di Perugia, uno strumento amministrativo progettato e gestito dall’istituto di Statistica dell’Ateneo Perugino. Bracalente preside della Facoltà di Economia ha quindi raccontato la sua esperienza, ricordando la nascita del progetto e lo star-up dell’Osservatorio, e proposto l’implementazione della raccolta e del monitoraggio dei dati relativi sulla soddisfazione del cittadino-utente. “Questo monitoraggio”, ha spiegato Bracalente, “serve a garantire la trasparenza del servizio pubblico, al fine di fornire elementi all’amministrazione per giudicare l’operato del gestore. L’osservatorio che già si è occupato di verificare la qualità e l’efficienza economica del servizio (anche se alcuni servizi, si pensi al trasporto pubblico e in particolare il minimetrò, potrebbero addirittura essere erogati gratuitamente), sta implementando l’analisi allargando la raccolta dei dati a livello comparativo. C’è bisogno di capire infatti, non solo come si comportano i gestori dei servizi locali ma anche quelli di altre città capoluogo. E questo è il prossimo obiettivo dell’Osservatorio”. Il monitoraggio della soddisfazione va poi agganciato a un altro elemento di rilievo secondo il candidato sindaco di Perugia: l’analisi dei bisogni. Boccali infatti immagina la futura Giunta di Perugia potenziata con l’Assessorato alla partecipazione che abbia come compito quello di ricucire la politica alle persone, secondo però metodologie scientifiche. “Il cittadino non è più solo un utente del servizio”, ha suggerito Montebrugnoli, “ma deve diventare un partner del gestore, che siccome paga, dovrebbe aver il diritto di decidere e progettare gli interventi amministrativi prendendo ad esempio alcune esperienze analoghe sviluppate prevalentemente in ambito urbanistico e in alcune municipalità anglosassoni”. E’ il cittadino infatti che quotidianamente usufruisce del servizio e ne conosce meglio pregi e difetti. Napolitano ha poi suggerito un nuovo strumento per gli enti locali, il regolamento ancora in bozza alla legge 133 del 2008, che introduce “il contratto di servizio” secondo il quale il gestore sarà chiamato a stipulare un contratto sia con l’ente comunale sia con gli utenti, assumendosi la responsabilità su modi e i tempi di erogazione del servizio al cittadino, in un regime di concorrenza non distorta. Tanto il potenziamento dell’Osservatorio, quanto l’istituzione di un nuovo assessorato, deve però confrontarsi con un fatto: il taglio delle risorse pubbliche. E qui si arriva al terzo capitolo preso in esame dai relatori. La sussidiarietà. Le risorse pubbliche, secondo il candidato sindaco di Perugia, dovranno necessariamente unirsi a quelle private a favore di nuovi modelli di finanziamento (Partenariati pubblico privati e Project financing), nuovi modelli di gestione (pubblico privato). “Per aprire nuovi servizi per le famiglie”, ha detto Boccali, “come case di quartiere, asili nido, le amministrazioni devono necessariamente stabilire una partenership anche con soggetti del privato e privato sociale. Continuando a mantenere il ruolo di garante nei confronti dei cittadini e dei lavoratori e nei confronti delle famiglie per garantire con equità e a prescindere dal livello di reddito la sua fruizione”. Il ripensare i rapporti tra Comune e aziende gestori è un altro punto chiave del programma Boccali che non solo ha sottolineato il maggior peso di regolazione dell’ente pubblico, ma non eslcude l’istituzione di un ufficio di controllo non solo contabile sull’attività dell’azienda. I relatori Antonio Bartolini (Diritto Amministrativo, Università degli Studi di Perugia) Bruno Bracalente (Statistica Economica, Università degli Studi di Perugia) Alessandro Montebugnoli (Storia del Pensiero Economico, Università La Sapienza di Roma) Giulio Napolitano (Istituzioni di Diritto Pubblico, Università di Roma Tre) Wladimiro Boccali (Assessore Urbanistica Comune di Perugia) Condividi