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PERUGIA - Il capogruppo regionale dello Sdi-Uniti nell'Ulivo, Ada Girolamini, ha presentato un'interrogazione alla Giunta regionale in cui chiede quali iniziative si intendano intraprendere per ''garantire la piena funzionalita' della Croce Rossa Italiana (CRI) dell'Umbria, risolvendo il problema dei circa 70 precari che, con professionalita', svolgono servizi di grande rilevanza, come il 118 e il pronto soccorso, fondamentali per i cittadini''. In particolare Girolamini vuol sapere se l'Esecutivo umbro ritenga opportuno ''porre la questione all'attenzione della Conferenza Stato-Regioni la verifica dell'applicabilita' di quanto previsto dalla Finanziaria 2008 (commi 366 e 367 della legge 244/2007) - spiega in una nota - in materia di proroga dei contratti a tempo determinato, e se intenda promuovere un'unica convenzione ''per garantire maggiori economie di scala, efficienza e continuita' dei rapporti di lavoro''. Girolamini si dice preoccupata dell'attuale situazione della Croce Rossa rispetto alla questione precariato ''che riguarda circa 2000 lavoratori in tutta Italia e 70 in Umbria''; il consigliere nel ricordare che gia' ''nel dicembre 2006 un protocollo siglato dalle Organizzazioni sindacali, dalla Croce Rossa italiana e dal Ministero della salute, indicava un numero di 976 precari da stabilizzare in base a quanto poi previsto nella finanziaria 2007'', ha richiamato la legge di bilancio statale del 2008, in cui si prevede che la Croce Rossa, ''per le convenzioni stipulate con gli enti del Servizio sanitario nazionale o con altri enti e per la gestione dei servizi di emergenza sanitaria puo' prorogare i contratti di lavoro a tempo determinato fino alla scadenza delle medesime convenzioni, per assicurare l'espletamento e la prosecuzione delle attivita', in regime convenzionale, nel settore dei servizi sociali e socio-sanitari''. Condividi