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L'Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia, una delle più antiche e prestigiose accademie d'Italia, rischia di chiudere i battenti per una situazione che di giorno in giorno va aggravandosi. Negli ultimi anni, i finanziamenti, dovuti per statuto dagli Enti, sono diminuiti ed erogati in tempi sempre più lunghi, causando contrazione delle docenze e difficoltà di programmazione didattica. Ora la situazione è giunta al collasso: il Ministero non ha previsto sovvenzioni, il Comune di Perugia ha attuato un ulteriore riduzione del suo contributo (200 mila euro in meno, sembra - ndr-) mentre, la Provincia di Perugia non ha previsto alcuno stanziamento per il 2009. Tutto ciò significa che, se non saranno stanziati ulteriori fondi entro il mese di marzo, l'Accademia (fondata nel 1573; ha un patrimonio artistico inestimabile con oltre 390 dipinti, 5.300 incisioni, 12mila disegni, 600 gessi) non potrà sopravvivere che fino a maggio, non garantendo la conclusione dell'anno accademico. L'allarme è stata lanciato dal personale docente e non docente, dagli studenti che sono 212, regolarmente iscritti. Mancano quindi le risorse e solo con l'intervento delle amministrazioni locali (Comune Provincia), delle banche, potrebbe portare ad una soluzione anche se momentanea. Le banche chiedono garanzie, per anticipare altre cifre. L'Accademia di Belle Arti , i cui soci fondatori sono il Comune di Perugia e la Provincia di Perugia, devono garantire - è detto in una nota - la vita dell'istituzione di alta formazione fino al passaggio della stessa allo Stato, prevista dalla legge 508/99. A tutt'oggi lo status di Fondazione per non è stato riconosciuto a causa dell'insicurezza economica. La Regione dell'Umbria interviene da alcuni anni, con un contributo straordinario, ma l'incertezza peramane. Lunedì i sindacati hanno promosso una conferenza stampa nella sede della Accademia; saranno presenti i rappresentanti degli studenti, dei 12 docenti dipendenti, dei 20 a contratto, le 12 unità di personale non docente che ha visto già riduzione di organico. All'incontro con la stampa sarà presente anche il presidente dell'Accademia di Belle Arti Alfredo De Poi. ''E' una situazione di estrema gravità - ha detto - che smentisce le promesse che erano state fatte dagli enti locali. C'è anche il rischio concreto - ha concluso De Poi - di non riuscire ad avere gli standard qualitativi per arrivare alla statizzazione''. Condividi