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Rifondazione comunista esprime netta contrarietà al “piano casa” del Governo Berlusconi. Un piano che prevede la possibilità di aumentare del 20% le cubature di edifici residenziali e commerciali in deroga ai piani regolatori. Basterà solo l’approvazione di un tecnico incaricato dagli stessi costruttori. Il provvedimento consentirà l'abbattimento e la ricostruzione in dimensioni più ampie del 30-35% degli immobili fatiscenti o abusivi edificati fino al 1989. Come Prc pensiamo che questa liberalizzazione dell’abusivismo edilizio avrà effetti devastanti sui territori. Continua imperterrita la via della speculazione edilizia e del sacco delle città: questa deregulation selvaggia non farà altro che aggravare la situazione delle nostre città, dando vita a brutture, cementificazione selvaggia e abitazioni invivibili. Rifondazione comunista dice NO al sacco legalizzato dei nostri territori e si augura che la Regione Umbria, all’interno della sua potestà normativa in materia, si adopererà per limitare i danni che arrecherà il provvedimento delle destre. Condividi