APCOM - In Italia funzionano 559 Sert (servizi pubblici tossicodipendenze), di cui 245 al nord, 113 al centro e 201 al sud e nelle isole. Secondo i dati, riferiti al 2007, nei Sert lavorano 8.253 operatori, tra cui 1.911 medici, 2.072 infermieri, 780 educatori, 1.439 psicologi, 1.189 assistenti sociali, 112 sociologi e 339 amministrativi. I Sert hanno avuto in carico nel 2007 198mila persone tossicodipendenti e 73mila alcolisti per un totale di 272mila utenti (139 mila al nord). Ciò significa che ogni operatore dei Sert ha in carico una media di 33 utenti, con punte di 54 in Lombardia, 47 in Abruzzo e 23 in Piemonte. Numeri non altissimi, ma che diventano emblematici se si guardano gli utenti in carico per ogni singola professionalità. Si scopre così che mentre i medici hanno in media 150 tossicodipendenti ciascuno in carico e gli infermieri 130, gli psicologi ne hanno quasi 200 (410 in Abruzzo) e gli assistenti sociali 230, a conferma dell'approccio sempre più 'medicalizzato' della cura. Le comunità terapeutiche sono 671, di cui 353 al nord, 143 al centro e 671 al sud e nelle isole. Il 94,2% sono gestite da associazioni del non profit. Ciascuna comunità accoglie in media poco più del 10% di tutti gli utenti che passano attraverso i Sert (per essere inviati in comunità occorre infatti 'l'impegnativa' del servizio pubblico). Le comunità ricevono per ogni tossicodipendente accolto una retta giornaliera di 60 euro in media al giorno per il servizio 'terapeutico-riabilitativo' residenziale (con la Campania e il Lazio che riconoscono meno di 40 euro a fronte dei 65 del Veneto e dei 150 della provincia autonoma di Bolzano) e una media di 38 euro per il servizio Condividi