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APCOM - L'Italia spende poco più di 804 milioni di euro all"anno per la cura e il recupero delle persone tossicodipendenti, una somma pari allo 0,9% dell'intero bilancio nazionale della sanità. E che equivale a circa 3.000 per ognuno dei 272 mila utenti (compresi 73 mila alcolisti): 8,2 euro al giorno. Sono le cifre più eclatanti della ricognizione sullo stato dei servizi per le tossicodipendenze - la prima da molti anni a questa parte - presentata alla quinta conferenza nazionale in corso alla Stazione Marittima di Trieste. I dati sono stati esposti da Arcangelo Alfano, funzionario della sanità della Toscana e rappresentante della commissione tecnica sulla salute del coordinamento delle regioni. Alfano ha concluso l'illustrazione delle numerose slide, da cui via via è emerso un sistema sostanzialmente "povero" rispetto al panorama sanitario italiano, domandandosi se "al di là della retorica e delle tante parole che si spendono in Italia sul tema della droga, questo problema stia veramente a cuore a qualcuno". Lo stesso nuovo Piano Sanitario umbro come ha spiegato ad Umbrialeft il medico Roberto Ciccone, presidente del consiglio comune di Perugia, non dà nessuna certezza su servizi finalizzatti alle dipendenze che riguardano in particolare alcolismo e stupefacenti. Poche certezze che corrispondono a pochi fondi a fronte invece ad un fenomeno che è nettamente in crescita. Se non si cerca di arginare le dipendenze si rischia di far aumentare drammi famigliari e criminalità. Condividi