'I vertici dell'Asm e gli amministratori direttamente responsabili hanno fatto fallire l'attivita' facendo ricadere le conseguenze sui lavoratori, traggano quindi le dovute conseguenze''. Lo afferma Roberto Battistoni (PRC-Sinistra Arcobaleno) che difende le maestranze dell'inceneritore di Maratta ed accusa dirigenti e politici di ''incompetenza e irresponsabilita'''. Battistoni solleva così un dramma nel dramma: perchè se da una parte la magistratura sta indagando sulla struttura, dall'altra la politica regionale e locale non è stata in grado di portare avanti la struttura come si deve, Ora tutte le colpe e i contraccolpi rischiano di finire soltanto sugli operai, In una nota diffusa oggi Battistoni afferma che ''in linea con l'andamento del nostro Paese dove i manager che hanno fallito, anziche' essere cacciati con richiesta di risarcimento danni, vengono liquidati con lauti compensi e spediti ad amministrare altre aziende, anche all'Asm nessuno e' colpevole di nulla e a rimetterci sono i lavoratori. Il caso di un dipendente e' emblematico. Avendo egli rifiutato per vari motivi di cambiare lavoro viene sospeso senza stipendio. Cio' che e' successo all'impianto di Maratta - continua Battistoni - e' la testimonianza che ad essere penalizzati sono sempre i piu' deboli e questo in una citta', come Terni, ritenuta civilissima e improntata alla difesa della classe operaia di cui intere generazioni di politici sono state espressione. E' intollerabile che dirigenti e amministratori locali - conclude - non abbiamo quel minimo di dignita' che li induca a trarre le le conseguenze da tutta questa situazione''. Condividi