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di Nicola Bossi Nessuno vuole un rimpasto in Giunta regionale prima delle elezioni comunali e provinciali di giugno. E' questo il sentire comune del Partito Democratico e della Giunta regionale. Se proprio ci deve essere, allora è meglio farlo - secondo fonti del Pd raccolte da Umbrialeft questa mattina - ad urne chiuse e portate via. E questo per due motivi: per gli scettici del Pd perchè prima di dare un'assessorato importante quello della scuola e dell'università o quello dell'agricoltura ad un vendoliano - leggi Tippolotti - vogliono vedere quanto pesano su Perugia e Terni, la Sinistra, ovviamente togliendo i voti del Ps. Per i filo-vendoliani in Giunta regionale dopo le amministrative il rimpasto è meglio perchè sarà il tempo del Pd di bilanci e di coltellate. Non è vero che rischia solo Maria Prodi il posto di assessore, c'è anche Liviantoni, il ternano, che ha fatto arrabbiare gran parte dell'ex Margherita e alcuni ambienti degli ex Ds per la sua candidatura (poi ritirata) su Terni. Terza ipotesi post elezioni a favore del rimpasto: tra il Governatore Lorenzetti e il Prc non corre gran buon sangue. Lo si è visto anche sulla questione Tippolotti. E se alle elezioni amministrative il Prc non si allea con il Pd, e le cose vanno non bene, non è che dalla giunta venga fatta fuori proprio la rappresentanza di Ferrero? Condividi