Ogni giorno notizie di distrazione di massa, mentre i veri problemi del paese sono la legge elettorale e il conflitto di interessi, ha scritto oggi Beppe Grillo nel suo famoso blog, ai vertici delle classifiche mondiali per numero di visitatori. Due parole per dipingere il triste quadro nostrano e preparare il terreno ad un’iniziativa attesa e temuta da molti: l’elenco dei requisiti per il bollino etico grilliano alle liste civiche. Se ne parlava già prima del V-Day, il giorno del vaffa, in cui quasi 500.000 firme sono state raccolte in tutta Italia per il disegno di legge dal programmatico titolo “parlamento pulito” e ora ci siamo. A poche ore dalla caduta del governo Grillo apre, dunque, le porte a tutti coloro che vorranno farsi “certificare” dal suo blog. A tutti, proprio tutti? “All'atto della loro candidatura e nel corso dell’intero mandato elettorale, i candidati non dovranno essere iscritti ad alcun partito o movimento politico”, è questo il primo requisito richiesto dal blog e fino qui porte aperte ad una buona parte d’Italia. Poi, però, la faccenda si fa più complessa: ”Il candidato non dovrà avere riportato sentenze di condanna in sede penale, anche non definitive, né avere procedimenti penali in corso al momento della propria candidatura.” Ed è folta la schiera di potenziali candidati che vede chiudersi, a questo punto, le porte in faccia dal comico genovese. E poi, come se non bastasse, tocca ai politici di professione: “Il candidato non dovrà avere assolto in precedenza più di un mandato elettorale, a livello centrale o locale, a prescindere dalla circoscrizione nella quale presenta la propria candidatura.” E infine Grillo pretende dai suoi candidati la “territorialità”: “Ogni candidato dovrà risiedere nella circoscrizione del Comune o della Regione (a seconda che si tratti di elezioni comunali o regionali) per il quale intende avanzare la propria candidatura”. Ma la foga politica di Grillo non si ferma qui. E no. Grillo promette spazi di visibilità ma anche squalifiche ai candidati di ogni lista. Vediamo quali. “ 1. Ogni candidato si impegna a rimettere il mandato elettorale ricevuto, nel caso in cui, nel corso del suo svolgimento perda o si dimostri non abbia posseduto fin dall’origine uno o più dei requisiti minimi sopra descritti. In mancanza, l’intera lista perderà il diritto di qualificare la propria attività con la certificazione del blog 2. All’atto della propria candidatura, la lista provvederà a pubblicare in Rete, in un apposito ed adeguato spazio web, l’elenco dei componenti ed il loro curriculum vitae secondo uno standard che andremo a definire, con il proprio programma di governo ed istituirà contemporaneamente un blog aperto a tutti i cittadini che consenta il libero scambio di opinioni e critiche con i componenti della lista civica 3. La lista non potrà associarsi ad altri partiti o liste, se non certificate dal blog, per governare il Comune o la Regione (la Provincia non è contemplata perché va abolita).” E pensare che qualcuno credeva che il Grillo oltre a parlare non sapesse fare altro. Condividi