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di Nicola Bossi Il rimpasto in Giunta non sarebbe stato bocciato dal presidente Mauro Tippolotti, come invece scritto da alcuni giornali, ma il vendoliano - che vive la sindrome Villari - avrebbe preso tempo, forse troppo. I vendoliani non possono permettersi il lusso di perdere visibilità e una postazione dove poter far politica per le amministrative. E il luogo migliore non è il gruppo misto - risorse ristrette e da convidere con Traccheggiani - e non lo è certo la commissione per gli immigrati umbri nel mondo affidata a Lupini. Più in ballo c'è il rinnovo dell'Adisu - l'ente per il diritto allo studio - dove si vorrebbe confermare il Professore Maurizio Olieviero, ex consulente di Bertinotti nei due anni trascorsi alla camera e vicino alle posizioni di Tippolotti. Certamente il rimpasto è l'ultima carta da giocare, proprio per evitare il blocco del consiglio e delle commissioni: c'è un piano rifiuti da approvare, c'è una crisi da affrontare a colpi di innovazioni. Il rimpasto fa arrabbiare molti. Masci perchè non si sente meno di Tommasoni per la guida alla presidenza, Baiardini perchè vede la sua area sempre più emarginata, e la stessa Bruscolotti che non può mica esultare se ti tolgono un'assessore - donna, come Maria Prodi - a favore di un altro partito. Condividi