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di Nicola Bossi Gli avvocati Nicodemo Gentile e Walter Biscotti hanno presentato questa mattina alla cancelleria del Gip del Tribunale di Perugia l'appello contro la sentenza a carico del loro assistito Rudy Guede, condannato a 30 anni per la morte di Meredith Kercer. Il dispositivo è formato da un volumentto di 50 pagine, ma l'avvocato Biscotti ha precisato che "entro i termini presenteremo memoriali e altri atti". Tra 45 giorni la notifica alle parti in casua. E poi la Corte d'Appello darà indicazione sulla data dell'udienza. Si ipotizza ottobre del 2009 per l'inizio del secondo grado di giudizio. Un lasso di tempo sufficiente per arrivare ad una decisione entro l'aprile del 2010 quando scadrà il termine di custodia cautelare di Rudy Guede. Nella sentenza a carico di Rudy Guede c'è un punto non chiarito e che è difficile da chiarire con certezza per lo stesso Gup Paolo MIcheli: quella della violenza sessuale subita da Meredith. Le perizie non la escludono, nè la confermano. C'è stato un rapporto sessuale - i tamponi portano a Rudi Guede - ma non ci sono tracce forti che possono ipotizzare un rapporto "non consensuale". Rudy ha sempre detto di aver avuto un tentativo con Metz, la sera del delitto, di rapporto interroto da alcuni dolori che lo hanno costretto a recarsi in bagno. Alla sua uscita dalla camera sarebbe corrisposta l'entrata in scena dei due killer. La nebulosa che perimetra il caso della violenza sessuale, consente alla difesa di Guede di riaffermare con forza che l'omicidio sarebbe stato commesso per altri motivi. Il movente, secondo la ricostruzione di Guede, sarebbero i denari che Meredith aveva messo in un cassetto - confermato prelievo dalle banche - per pagare l'affitto di Novembre di via della Pergola. Guede afferma, che in bagno, ha sentito Meredith litigare con la coinquilina (Amanda?) per questi denari spariti. Poi ha visto un uomo brandire un coltello e andare contro la ragazza inglese. Condividi