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PERUGIA - “L’Umbria si sottragga alla deriva populista e devastatrice del governo Berlusconi, opponendosi con forza al tentativo di varare norme sulle costruzioni improntate alla deregulation edificatoria e alla libertà di ampliare le cubature in modo sconsiderato. Invece di promuovere l’efficienza energetica, il recupero del patrimonio edilizio e la diffusione di fonti rinnovabili, il premier pensa di risollevare la nostra economia con una colata di cemento che ha il sapore dell’ennesimo condono”. Il capogruppo regionale dei Verdi e Civici, Oliviero Dottorini, commenta con queste parole le anticipazioni di stampa che rivelano la volontà del Governo nazionale di varare un piano che darebbe il via libera a un sostanzioso aumento delle cubature di tutto il patrimonio edilizio esistente e a una liberalizzazione spinta delle norme per costruire”. “Questo – aggiunge l’esponente del Sole che ride - è il governo dei condoni e delle sanatorie, capace soltanto di riproporre formule vecchie e demagogiche per legalizzare abusi e cubature. Ciò che serve e che gli stessi costruttori richiedono è un piano straordinario di manutenzione del patrimonio edilizio e delle infrastrutture, che avrebbe effetti immediati sull’occupazione e consentirebbe la riqualificazione di strade, ferrovie e dell’intero patrimonio edilizio. Ma ciò che ha in mente il Governo italiano è la riproposizione dei condoni del 1994 e del 2003 che hanno alimentato l’illegalità e in alcuni casi stravolto il nostro patrimonio paesaggistico e territoriale. Per questo è necessario che l’Umbria dica no a un progetto impresentabile, sottraendosi a una colata di cemento che avrebbe effetti devastanti per il territorio e per le stesse potenzialità economiche della nostra regione". "Deve essere smascherato – conclude - il tentativo di camuffare da interventi di riqualificazione ciò che si presenta come l’ennesimo condono finalizzato alla legalizzazione di abusivismi diffusi. Ci attende una nuova stagione di cementificazione selvaggia e incontrollata del territorio che come Verdi contrasteremo con forza”. Condividi