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PERUGIA – Il Consiglio provinciale vuole aprire un confronto in commissione con il Magnifico Rettore “per capire quali siano le reali esigenze dell’Ateneo ed eventualmente, valutare l’ipotesi di procedere all’individuazione, se non di un assessorato a parte, almeno di deleghe specifiche circa i “rapporti con le Università” cercando di favorire quanto più possibile il dialogo tra il mondo delle istituzioni e quello accademico”. Questo è in sintesi il contenuto del documento presentato dal capogruppo di Alleanza Nazionale, Bruno Biagiotti ed approvato all’unanimità nell’ultima seduta del Consiglio provinciale dopo una modifica concertata con le forze di maggioranza. A difesa delle Università, intese in senso lato, comprendendovi anche la Stranieri, l’Accademia delle Belle Arti ed il Conservatori di musica si è dichiarato l’assessore provinciale alla Cultura, Pier Luigi Neri, per il quale “le Università devono essere capaci di sviluppare la formazione della futura classe dirigente. L’Ateneo umbro è una realtà troppo piccola per competere sul panorama internazionale, pertanto deve puntare su una formazione di qualità. Abbiamo 32 mila studenti – ha continuato Neri – che sono prima di tutto 32 mila cervelli ed un fattore di sviluppo per il nostro territorio”. Anche il capogruppo di Forza Italia, Ivo Fagiolari è favorevole a “preservare l’Università, che non va intesa come un museo ma deve essere considerata per il ruolo che dovrà svolgere nella formazione delle future generazioni poiché la ricerca, il sapere e l’informazione sono possibili grazie alla dinamica del sapere e non alle sovrastrutture”. Per Fausto Cocciari (Rifondazione Comunista) “il rapporto Provincia comunità è il problema centrale della nostra città e della regione intera per la rilevanza che ha l’Università. I rapporti, appunto, non possono essere casuali ma vanno istituzionalizzati ed occorre una reciproca consultazione”. Condividi