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Sabato scorso, presso la sala della Partecipazione della Provincia di Perugina, si è tenuto un attivo del PRC regionale sulle tematiche ambientali, dal titolo “L’Umbria è ancora il cuore verde d’Italia ?“. L’attivo è stato organizzato dalla segreteria regionale del Partito all’insegna dell’innovazione e della massima apertura ai contributi esterni al Partito, nello spirito del Partito sociale che è e resta un caposaldo delle ultime scelte congressuali. Oltre ai compagni del PRC di diverse realtà territoriali provinciali e regionali, sono intervenuti numerosi rappresentanti di associazioni, movimenti e comitati : Legambiente, Comitato Inceneritori Zero, Comitato Antinquinamento di Marciano, Comitato per la tutela ambientale della conca eugubina. Il compagno Stefano Vinti, segretario generale, ha svolto un intervento ricordando passo a passo tutte le tappe dell’impegno dei comunisti umbri nella lotta per la difesa dell’ambiente, del territorio, della qualità della vita dei cittadini. Le conclusioni sono state affidate alla compagna Maria Campese, della segreteria nazionale del PRC. L’iniziativa ha avuto un considerevole successo: dopo un’introduzione generale del compagno Luca Baldelli, membro della segreteria regionale del PRC, con l’illustrazione dei documenti prodotti dal Dipartimento regionale ambiente, agricoltura, beni comuni, politiche venatorie, pesca e vertenze territoriali, guidato dal compagno Baldelli, si è passati agli interventi dei presenti. Sono venuti così alla ribalta i grandi temi della lotta alla cementificazione dei territori e alla proliferazione delle cave, della difesa dell’acqua in quanto bene comune non mercificabile, di una diversa politica dei rifiuti, alternativa al “ pensiero unico della termovalorizzazione “, della difesa del Lago Trasimeno come risorsa dell’intera collettività, dell’impegno per un’urbanistica di qualità, eco – compatibile e di una politica della mobilità sostenibile. Tutti principi che i comunisti hanno sempre difeso coerentemente, dentro e fuori le istituzioni, con atti concreti e visibili, ma che devono trovare sempre più momenti di approfondimento e confronto volti ad individuare una piattaforma di proposta e di azione, con il contributo della parte più sana e cosciente della società civile, senza chiusure elitarie e “politicistiche“. Il futuro del Partito, la sua crescita tra la società, il suo posizionamento rispetto alle alleanze, non potrà che dipendere da quale tipo di risposte i comunisti riceveranno su questi grandi temi dai loro potenziali alleati di centro e di sinistra. L’iniziativa di sabato, quindi, costituirà il punto di partenza per tutta una serie di iniziative specifiche su agricoltura, caccia, pesca, beni comuni, attorno alle quali sviluppare un ampio dibattito. Condividi