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GUBBIO - «Della serie: “Incredibile ma vero”»: l’assessore Lucio Panfili commenta così l’esito della votazione nel Consiglio Comunale del 2 marzo sull’ordine del giorno sulle questioni ambientali nel territorio comunale. «Il Consiglio Comunale aperto del 23 febbraio – prosegue Panfili - era stato il punto di arrivo di un percorso individuato con tutti i gruppi consiliari e si era tenuto nelle forme concordate, dando la possibilità ai cittadini intervenuti di contribuire al dibattito di questioni serie e di grande rilevanza per la comunità eugubina. Avevamo stabilito insieme di rimandare la stesura di un documento di sintesi e di impegni ad un successivo incontro dei capigruppo. In quella sede è stato valutato e discusso un testo elaborato dalla presidente del Consiglio Comunale Antonella Stocchi e dal sottoscritto, e sono state apportate seduta stante alcune modifiche ed aggiustamenti.» «Contestualmente - prosegue Panfili -, si era concordato di non riaprire il dibattito in Consiglio e di procedere immediatamente alla votazione. Nonostante ciò, nell’incontro che ha preceduto l’apertura della seduta consiliare sono stati proposti e formalizzati emendamenti. Il PD ne ha presentati in numero di 4! Niente di sconvolgente, salvo che in almeno due di loro si “insinuava”, riportando un termine utilizzato dal consigliere Smacchi, un chiaro intento strumentale nel voler introdurre nel testo, che doveva, per decisione comune, fare riferimento soltanto alle questioni ambientali affrontate in Consiglio, riferimenti al Piano Regolatore Generale ed al nuovo Piano Regionale dei Rifiuti che ancora deve essere discusso dal Consiglio Regionale. Ma la cosa più “inquietante” è stata la dichiarazione sempre del Capogruppo Smacchi che subordinava il voto del gruppo PD all’accoglimento dell’intero pacchetto di emendamenti». «A fronte di tanta incredibile spudoratezza - osserva l'assessore -, la Giunta ed il Consiglio hanno reagito con coerenza valutando gli emendamenti proposti sia nel merito sia alla luce degli accordi stabiliti, esprimendosi positivamente sugli emendamenti dei gruppi del Pdl, dei Verdi e su due dei quattro emendamenti del PD, rimandando al mittente quelli irricevibili perché strumentali e “fuori tema”. A quel punto, trovandosi per l’ennesima volta in un vicolo cieco e non sapendo che pesci pigliare, i consiglieri del PD hanno messo in campo la solita sceneggiata fatta di “insinuazioni” e minacce. Una rappresentazione tragicomica che vede il segretario Guerrini, giovane interprete del più vecchio canovaccio di una politica che in molti vorremmo cambiare, distinguersi nell’uso disinvolto ed arrogante della menzogna e della delazione politica, senza possedere nemmeno “le phisique du role”». «Ed alla fine l’incredibile si avvera: il PD si astiene su un documento nel quale, tra le altre cose, il Consiglio Comunale ha ribadito l’indisponibilità del territorio comunale allo smaltimento dei rifiuti nei cementifici! Il nuovo ed il vecchio dei post-comunisti e democristiani di Gubbio stanno costruendo il futuro politico dei post-veltroniani in questa città: il “sogno” di Walter si è già trasformato in incubo, il “chiodo” di Guerrini non troverà neanche una muro solido su cui piantarsi, tanto sono inconsistenti le fondamenta dell’edificio su cui lavora.» Condividi