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Si fa sempre più rovente la poltrona di presidente del consiglio regionale di Mauro Tippolotti dopo che un mese fa, andandosene da Rifondazione per il Movimento di Vendola ha rimesso nelle mani della maggioranza il suo ruolo istituzionale. Tippolotti non avrebbe più in mano sedici firme di altrettanti consiglieri regionali che gli garantiscono la maggioranza. Tutti i gruppi di maggioranza hanno parlato di problema politico rimandando però la decisione. Il presidente del consiglio non può essere sfiduciato da statuto ma può solo dimettersi. Nel consiglio regionale di oggi a tenere banco non è stato il lato politico della questione ma quello istituzionale. Il centrodestra ha abbandonato l'aula lasciando votare la maggioranza da sola alcuni provvedimenti fondamentali. Uno smacco istituzionale destinato a rallentare ancora una volta i lavori delle commissioni: in particolare quella della Commissione statuto che deve elaborare la nuova legge elettorale. "Abbiamo preso atto che - spiega Franco Zaffini, capogruppo An per la Pdl - non c'è una maggioranza per far svolgere in maniera istituzionale i lavori del consiglio regionale. Questo si sta riflettendo su importanti proveddimenti che saremo chiamata ad approvare e respingere. Ma da parte della Pdl non ci prestiamo a fare da stampella ad un presidente senza maggioranza". La Pdl pronta allo scontro se resterà Tippolotti. Condividi