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Arrestato per l'omicidio di Meredith Kercher e poi prosciolto da ogni addebito (dopo aver trascorso 15 giorni in carcere) Patrick Lumumba ha chiesto un risarcimento di 516 mila euro allo Stato per ingiusta detenzione. Lo scrive oggi il Corriere dell'Umbria. Lumumba - assistito dall'avvocato Carlo Pacelli - chiede di essere risarcito per le conseguenze familiari, sociali ed economiche derivate, secondo la sua versione, dalla ingiusta detenzione. Il musicista congolese venne fermato dalla polizia il 6 novembre del 2007 dopo le rivelazioni di Amanda Knox che lo accusò del delitto. Dalle indagini emerse però che Lumumba era estraneo all'omicidio. Quando la Kercher veniva uccisa si trovava infatti al lavoro nel suo pub. Per questo venne scarcerato dopo 15 giorni e poi prosciolto su richiesta dello stesso pm. Ora Lumumba è costituito parte civile nei confronti della Knox accusata di calunnia nei suoi confronti. a richiesta di risarcimento sarà esaminata domani dalla Corte d'appello di Perugia Il musicista - ha spiegato il suo legale - è attualmente disoccupato. Difficoltà economiche lo hanno infatti portato a chiudere il pub che gestiva nel centro storico perugino. Il locale, dove Lumumba stava lavorando la notte in cui venne uccisa la Kercher, era stato posto sotto sequestro nella prima fase dell'inchiesta. Dopo esser tornato in libertà il musicista lo aveva riaperto ma è stato poi costretto a interrompere l'attività. Nella sua istanza Lumumba sostiene poi di avere subito conseguenze psichiche legate allo stress per l'arresto. "Questo venne operato - ha detto Pacelli - sulla base delle sole dichiarazioni della Knox, senza che venisse fatto alcun riscontro". Nella costituzione di parte civile nei confronti dell'americana accusata di calunnia nei confronti di Lumumba questi non ha quantificato la richiesta di danni. Condividi