Rifondazione comunista di Perugia alla Provincia candida l'assessore Giuliano Granocchia

A proposito delle candidature devo dire che la scelta oramai è obbligata. In primo luogo gli italiani e gli elettori di sinistra si sono rotti di tutte queste ammucchiate dove i "teodem" vanno a braccetto, almeno sulla carta, con gli "ecodem" e dove gli ex comunisti si abbracciano e si baciano, solo in apparenza, tra di loro. Gli italiani, almeno quelli di sinistra e quelli non berlusconizzati, vogliono che la politica torni al ruolo primario di guida del Paese. Detto questo, alla luce anche dei sondaggi e dei recenti risultati elettorali in Sardegna, la soluzione non può che essere che una. Rifondazione Comunista deve presentarsi con il proprio simbolo e con propri candidati a sindaco e a presidente di provincia. In Umbria poi non è più ammissibile di continuare ad essere i maggiordomi degli ex DS oggi PD. Non è neppure accettabile che il PRC continui ad essere lo sfogatoio dei DS quando non sanno dove piazzare i loro candidati. La valvola di cmpensazione dei DS lasciamola fare ai "dipietristi". In ultimo, devo dire, se sussiste ancora un minimo di dignità politica, dopo le varie candidature a sindaco già ufficializzate dal PD, ma leggasi DS, senza preoccuparsi minimamente di sentire la coalizione, la soluzione conseguente da adottare è solo e soltanto una: "Rifondazione Comunista deve candidare propri sindaci e presidenti di provincia". Viva l'Italia e sinceri auguri al compagno Giuliano Granocchia in vista di una non facile campagna elettorale.