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PERUGIA – Con una interpellanza rivolta al presidente della Provincia di Perugia e all’assessore all’ambiente, i consiglieri provinciali del Prc Guido De Prisco, Luca Baldelli e Fausto Cocciari chiedono di sapere a che punto è l’iter per la collocazione delle centraline fisse aggiuntive previste dall’Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale) sul territorio eugubino. Nel documento i consiglieri ricordano che nel novembre 2007 la Regione Umbria ha concesso alle ditte CEMENTERIE BARBETTI S.p.a. e Cementerie COLACEM S.p.a. l’Autorizzazione Integrata Ambientale, tra le cui prescrizioni vi è il monitoraggio in continuo di una serie di sostanze emesse in atmosfera a seguito delle lavorazioni effettuate dalle aziende. Risultati che devono essere trasmessi all’Arpa entro le ore 12,00 del giorno successivo alla loro rilevazione e di cui l’ARPA può disporre per la pubblicazione sul proprio sito internet. Secondo quanto riferiscono i tre consiglieri provinciali le autorizzazioni rilasciate prevedono anche un monitoraggio in continuo dell’ambiente esterno ai due stabilimenti mediante “una stazione fissa che effettua il monitoraggio in continuo delle polveri, degli ossidi di azoto e degli ossidi di zolfo, dotata della strumentazione necessaria per il rilevamento dei parametri meteorologici” e mediante “una stazione di rilevamento mobile finalizzata alla realizzazione di Studi e Ricerche sulla qualità dell’aria nel Comune di Gubbio”. Queste prescrizioni, da realizzare entro 180 giorni dalla data di rilascio delle autorizzazioni, sono previste per entrambe le aziende; l’acquisto, la gestione e la manutenzione delle centraline sono a carico delle ditte. Infine, le autorizzazioni rimandano alla sottoscrizione di un apposito Protocollo di Intesa tra la Regione dell’Umbria, ARPA Umbria, Comune di Gubbio e le imprese interessate le decisioni in merito alle modalità di diffusione dei dati rilevati dall’analisi delle emissioni effettuate dalle centraline. “In data 15/02/2008 – riferiscono nell’interpellanza De Prisco, Baldelli e Cocciari - con il positivo coinvolgimento anche della Provincia di Perugia, sono stati sottoscritti i Protocolli di Intesa con la due aziende; in tali protocolli è previsto che i dati rilevati dalle centraline e validati dall’ARPA siano portati a conoscenza dei cittadini mediante la loro pubblicazione su appositi schermi opportunamente collocati in punti accessibili alla cittadinanza; infine, nei protocolli la Provincia di Perugia si impegna a contribuire all’acquisto di strumentazioni informatiche idonee all’acquisizione e divulgazione dei dati ambientali alla cittadinanza”. Ma a tutt’oggi, secondo le informazioni fornite dal gruppo del Prc, le centraline esterne, sia fisse che mobili, non risultano essere state attivate e, nonostante lo stanziamento di 20.000 € deciso dalla Giunta Provinciale per l’acquisto e la collocazione delle strumentazioni informatiche previste dal protocollo di Intesa, il sistema di divulgazione dei dati ambientali alla cittadinanza eugubina non risulta predisposto e pronto a recepire i dati che arriveranno al momento dell’attivazione delle centraline. “E’ ormai trascorso più di un anno dal rilascio delle Autorizzazioni Integrate Ambientali alle due cementerie e dalla stipula dei Protocolli di Intesa – si legge nell’interpellanza - senza che il sistema di controllo delle emissioni sia stato reso operativo; paradossalmente, dopo i monitoraggi straordinari effettuati dall’ARPA Umbria e la divulgazione dei dati da essi rilevati, attualmente i cittadini eugubini non ricevono più dati in continuo sulle emissioni delle due cementerie; altresì, il perdurare di episodi di presenza di odori nauseabondi nella zona di Ghigiano non aiutano a dare sicurezza e tranquillità ai cittadini di quella zona e più in generale all’intera comunità eugubina. Proprio dal sistema di monitoraggio la cittadinanza attende risposte in termini di continuità e affidabilità nei controlli, oltre che di piena conoscenza dei risultati rilevati”. Pertanto i consiglieri provinciali esprimono la propria preoccupazione “per il fatto che ad un anno dalla firma dei Protocolli le prescrizioni e realizzazioni previste non hanno ancora trovato un loro compimento” e ritengono che sia necessaria una accelerazione nell’iter relativo alla collocazione ed attivazione delle centraline previste e nella conseguente pubblicazione dei dati”. Con l’interpellanza si chiede di sapere anche a che punto sia l’iter per l’acquisto e la attivazione delle centraline mobili previste dall’AIA e a che punto sia l’iter relativo all’acquisto ed alla attivazione della strumentazione informatica e dei relativi schermi necessari all’implementazione dei punti di accesso alla visione dei dati da parte dei cittadini”. Condividi