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''L'approvazione da parte del Consiglio dei ministri del disegno di legge che limita il diritto di sciopero nel settore dei trasporti vuol solo dire che si comincia da qui, dai trasporti, per mettere in discussione il diritto di sciopero su scala nazionale''. Lo afferma Paolo Ferrero, segretario del Prc. ''Per quanto riguarda i trasporti - aggiunge - il problema sono i servizi, come funzionano le aziende dei trasporti su scala nazionale e locale e come queste cercano di scaricare su utenti e lavoratori le loro disfunzioni e le loro incapacita', che sono molte. Da questo punto di vista hanno pienamente ragione i Consumatori che oggi, con Bruno De Vita, denunciano come 'voler limitare il diritto di sciopero in servizi pubblici fatischienti e scadenti, oltre che costosi per gli utenti, e' solo una trovata per non far emergere lo spreco, le clientele e le ruberie di amministratori lottizzati e per dare la colpa dello sfascio ai lavoratori' ''. ''La verita' politica che sottende alla richiesta di limitare il diritto di sciopero - conclude Ferrero - e' pero' un'altra, e cioe' che il governo dopo aver messo la mordacchia ai giudici, vuole metterla ai lavoratori, realizzando Il Piano di Rinascita democratica della P2''. Condividi