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Per Alfredo De Sio (An-Pdl) quella del centrosinistra e' una ''proposta blindata'', un ''escamotage per far approvare cio' che interessa veramente alla maggioranza, che sara' ancora piu' chiaro in sede di riforma della legge elettorale, per la quale si prevede un premio di maggioranza al 65%, una quota che non esiste in alcuna legislazione regionale''. Lo ha detto il consigliere De Sio durante la conferenza stampa del PDL a Palazzo Cesaroni, sede del consiglio, per illustrare la loro proposta di legge sulla modifica dello Statuto della Regione Umbria e le critiche alla proposta della maggioranza, che prevede il mantenimento del numero di 30 consiglieri, piu' il presidente della Giunta e un numero massimo di otto assessori. ''Trentanove stipendi'' - hanno sottolineato i consiglieri del centrodestra - e la possibilita' di far eleggere anche i leader dei partiti minori della maggioranza con i primi nomi delle liste a Perugia e Terni che sono ''bloccati'', per dare la ''certezza della sopravvivenza anche ai capigruppo dei partiti minori della coalizione''. La proposta di legge del centrodestra invece, prevede trenta consiglieri compreso il presidente e un massimo di sei assessori: in totale 36. ''Il premio di maggioranza al 65 per cento - ha spiegato Massimo Mantovani (FI-Pdl) - rappresenta una entita' numerica spropositata studiata apposta per consentire di far entrare in Consiglio regionale anche i partitini della sinistra ma, al tempo stesso di riuscire a governare anche senza di loro, qualora le strade si dividessero su temi delicati come ad esempio, il Piano rifiuti. Con un premio di maggioranza al 60% - ha aggiunto - si avrebbero 19 consiglieri di maggioranza e 12 di opposizione, ma questo non gli va bene perche' a loro ne servono almeno 21, dovendo ipoteticamente inglobare non solo Pdci, Prc e Verdi ma pure, eventualmente, l'Idv''. ''E' del tutto evidente che con la proposta di legge della maggioranza - ha sottolineato Andrea Lignani Marchesani (Cdl per l'Umbria), cosi' altri colleghi - non si va certo a ridurre i costi del Consiglio regionale, visto che ci saranno trentanove stipendi compresi quelli degli assessori, mentre con la nostra si arriverebbe ad un massimo di trentasei''. Condividi