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PERUGIA - La Regione Umbria, la Provincia di Perugia, i Comuni di Foligno, Trevi, Campello sul Clitunno, Bevagna, l’Ambito Territoriale Ottimale 3, l’Arpa Umbria, il Consorzio della Bonificazione Umbra, con un avviso alla cittadinanza, invitano “i cittadini fruitori delle acque o portatori di interesse nei riguardi del fiume Clitunno a verificare le proprie situazioni in merito alla regolarità delle costruzioni lungo le sponde del Clitunno o dei sui affluenti, di opere, di licenze o concessioni di attingimento, scarichi fognari di civile abitazione o di attività produttive e a rimuovere eventuali opere abusive, abbandono di rifiuti e comunque regolarizzare autorizzazioni, concessioni nulla osta e tutto ciò che attiene ad aspetti riguardanti gli scarichi, costruzioni e attingimenti”. L’avviso informa che “a partire dal mese di maggio 2009, attraverso gli organi di controllo degli enti preposti, verrà iniziata una campagna di indagini, accertamenti e controlli mirati, provvedendo alle eventuali sanzioni amministrative e penali, secondo le normative di settore, nei confronti degli illeciti riscontrati”. Gli Enti suddetti avevano sottoscritto il 7 ottobre 2008 un protocollo d’intesa per promuovere azioni strategiche integrate per il risanamento delle acque e più in generale per il miglioramento del reticolo del fiume Clitunno, il cui bacino idrografico presenta una elevata criticità ambientale, aggravata anche in conseguenza dell’incidente verificatosi il 25 novembre 2006 presso l’oleificio “Umbria Oli” di Campello sul Clitunno, a seguito del quale con DPCM del 1° dicembre 2006 veniva dichiarato lo stato di emergenza. “Un evento negativo – ha commentato l’Assessore provinciale all’Ambiente Sauro Cristofani – che è stata l’occasione per uno studio analitico e puntuale di Arpa realizzato con metodo scientifico che offre un quadro preciso di salute dei fiumi e tutti gli strumenti per intervenire. Un modello che si può ripetere per altre situazioni. Il protocollo non vuole essere repressivo, ma vuole prendere atto della stato di salute del fiume e attivare azioni per la sua salvaguardia e per il controllo del territorio. Un quadro a 360° che ci permette di intervenire e dare le risposte necessarie”. Risposte con azioni strategiche integrate da realizzare attraverso un percorso di concertazione tra tutti i portatori d’interesse coinvolti al fine di giungere nel medio periodo alla sottoscrizione di un “Contratto di Fiume Clitunno” con i seguenti obiettivi: sviluppare un processo di riqualificazione complessiva del bacino del fiume Clitunno, assicurando la tutela delle acque con soluzioni operative condivise in un ottica di sviluppo sostenibile. Finalità da attuare attraverso: l’eliminazione del degrado ambientale mediante ripulitura dell’alveo, smaltimento materiali depositati sul fondo, riprofilazione delle sezioni, sistemazione delle sponde e di manufatti idraulici; l’adeguamento reti fognarie ai fini dell’eliminazione dei fattori di rischio legati alla fragilità del sistema infrastrutturale; riduzione dell’inquinamento delle acque con completamento della depurazione delle acque reflue, repressione degli illeciti ambientali; la realizzazione di una pista lungo il fiume Clitunno per la manutenzione dell’alveo e realizzazione di una fascia di verde di rispetto ai fini dell’abbattimento dei nutrienti di origine agricola per favorire la reintroduzione di microhabitat per le biogenesi acquatiche; riqualificazione dei sistemi ambientali e paesistici e dei sistemi insediativi afferenti ai corridoi fluviali; l’educazione all’uso sostenibile delle risorse idriche attraverso campagne di informazione e diffusione della cultura dell’acqua; azioni di risanamento con rimozione dei rifiuti solidi prodotti durante le operazioni di pulizia degli argini; azioni di controllo sugli attingimenti diretti dal reticolo fluviale e rivedere la gestione del regime fluviale legata alle esigenze delle attività locali per il riequilibrio del bilancio idrico; effettuazione politiche urbanistiche ed insediative dei territori comunali coinvolti con identificazione e rimozione delle strutture e recinzioni di carattere abusivo immediatamente a ridosso del fiume che possono costituire una fonte di inquinamento diretta; coinvolgimento degli attori economici e sociali operanti nel territorio interessato; individuazione di un percorso operativo condiviso da attivare sul bacino idrografico del fiume Clitunno che porti alla stipula del “Contratto di Fiume.Condividi