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TRASIMENO – L’Oasi La Valle del Trasimeno è da oggi l’oasi dell’accessibilità. Simbolo concreto di come uno spazio naturale possa essere messo a disposizione di tutti, indipendentemente dalle abilità o disabilità, La Valle rappresenta un bell’esempio di fruibilità “senza frontiere”. A sottolinearlo sono stati questa mattina i rappresentanti della Provincia di Perugia che hanno inaugurato il Centro di documentazione Oasi La Valle, a San Savino di Magione, dove sono stati ricavati spazi per convegni e mostre interattive, percorsi per persone diversamente abili, e dove è stato realizzato un progetto innovativo di restauro secondo i dettami della bioedilizia. Dopo una serie di interventi durati circa due anni La Valle è infatti diventata una delle zone umide più importanti d’Italia aperta alla piena fruizione di portatori di normali o diverse abilità. In questo nuovo Centro di documentazione, che ha il suo fulcro nella restaurata Casa Colonica, ogni visitatore, giovane o adulto che sia, può godere al meglio di questa preziosa risorsa naturalistica. Complessivamente il progetto, illustrato questa mattina dai dirigenti provinciali Sergio Formica e Roberta Burzigotti, ha riguardato il sistema dei percorsi pedonali e la casa colonica. Al fine di migliorare il grado di fruibilità e godibilità si è intervenuti presso l’ingresso ed il tratto di percorso tra il cancello e la passerella che, realizzata nel ’93, corre per 400 metri lungo l’emissario fino a raggiungere il punto di osservazione naturalistico. Si sono operate scelte con sensori a pavimento e corrimano dove gli spazi lo consentono, permettendo un migliore orientamento a tutti. Altrettanto importante e non secondaria è stata l’acquisizione e predisposizione di un sistema guida-audio, guide cartacee e tattili, oltre che dei plastici dell’area, al fine di migliorare l’orientamento anche per i non vedenti. La struttura scientifico-operativa che gestisce l’Oasi ha inoltre ravvisato la necessità di ricollocare dal punto di vista logistico l’attività di inanellamento degli uccelli, precedentemente svolta in modo casuale in un locale al primo piano della Casa Colonica, al fine di razionalizzare al meglio l’uso degli spazi disponibili e riconvertire la casa colonica ad uso laboratori scientifico-didattici e piccola foresteria. Per questo la struttura è stata sottoposta ad un’interessante opera di restauro e risanamento conservativo. I tecnici si sono riferiti ai principi ed ai criteri della architettura bio-ecologica, nel rispetto totale delle finalità e degli obiettivi del contesto di area naturale protetta in cui l’intervento si è andato inserendo. A livello strutturale sono state adottate tecniche di consolidamento “non invasive”, che non hanno alterato l’aspetto esteriore del prospetti. Sono state risistemate le coperture, attraverso la sostituzione degli elementi strutturali in legno ammalorati e la creazione della ventilazione al di sotto del manto. All’interno della struttura è stato introdotto, per la prima volta in via sperimentale in Italia, un sistema di riscaldamento a parete, mentre per tutte le lavorazioni sono stati impiegati materiali e tecnologie costruttive non inquinanti, sia in fase di produzione che di successivo smaltimento, a costi energetici accettabili e provenienti da luoghi di produzione limitrofi. E’ stato inoltre effettuato uno studio apposito per la scelta dei colori sia delle finiture degli ambienti che degli arredi, in modo da calibrare i suoi effetti sulle persone a seconda della specifica destinazione d’uso con riferimento ai principi della cromoterapia. “Ciò che è stato compiuto in questo luogo – sono state le parole dell’assessore all’ambiente Sauro Cristofani – è un segno di grande civiltà. Nel suo piccolo, l’Oasi La Valle lancia concreti segnali sul versante della fruibilità, accessibilità e rispetto dell’ambiente grazie anche all’autosufficienza energetica che in essa è garantita”. Per il vicepresidente della Provincia di Perugia Palmiro Giovagnola si tratta di un’altra piccola perla che si è andata ad incastonare nel complesso sistema che è il lago Trasimeno. Il sindaco di Magione Massimo Alunni Proietti ha invece ricordato l’importanza delle attività svolte in questo luogo dalla Provincia e da Legambiente che oltre a monitorare il livello delle acque, controllano anche l’andamento delle specie. All’inaugurazione di questa mattina era presente tra gli altri anche l’assessore provinciale al patrimonio Daniela Frullani. Condividi