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di Nicola Bossi Forse Rifondazione è veramente tornata in mezzo alla gente. Forse ha abbandonato quei salotti buoni che in tempi di crisi diventano cimiteri. La dimostrazione sta tutta nel nuovo rapporto con i lavoratori - che comunque ancora non si fidano completamente dopo i due anni di governo Prodi -. In Regione, mentre Lupini e Tippolotti se ne andavano sognando la loro personalissima sinistra, Rifondazione con il capogruppo Stefano Vinti riusciva a far passare a bilancio un'azione mirata che permetterà a chi perde il lavoro di avere il blocco delle tasse regionali e comunali, delle tariffe e della rata del mutuo. Il tutto per non andare a gravare su una cassa integrazione che si aggira intorno ai 700 euro al mese, come la Merloni insegna. Una conquista in tempi di crisi e per la gente è roba da prima pagina, molti oggi se ne sono accorti. Ecco a cosa serve Rifondazione dentro le istituzioni e in maggioranza, seppur in posizione critica. Ci poteva pensare il Pd, ma non l'ha fatto. Bisogna dargli atto che almeno ha approvato il provvedimento nel nuovo bilancio. Rifondazione, con questo provvedimento, ha fatto di qualcosa di concreto per i 60 lavoratori della Cosmologics di Ponte San Giovanni chiusa dalla multinazionale. Rifondazione pensando a loro e a tutti i futuri cassintegrati ha impegnato il comune di Perugia "Ad esentare tutti quei lavoratori che dovessero entrare in cassa integrazione, o che dovessero perdere il lavoro, dalle principali tariffe comunali di diretta responsabilità dell’Ente quali: T.A.R.S.U, Addizionale I.R.P.E.F e Tariffe Scolastiche". Ora questi provvedimenti bisogna calarli bene in una realtà che a giugno vedrà 22mila cassintegrati regionali e un imprecisato numero di precari e di artigiani senza più lavoro. Condividi