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ROMA - Le vendite al dettaglio nel 2008 hanno segnato una contrazione dello 0,6% rispetto alla media del 2007, registrando la peggiore performance dal 1997. Il calo registrato nel complesso del 2008 - ha comuniocato oggi l'Istat - è il peggiore da quando è iniziata la serie storica, aggiungendo che la precedente variazione negativa in media d'anno risale al 2004, quando si era registrato un -0,4%. Nel complesso del 2008, in particolare, le vendite della grande distribuzione hanno segnato un aumento dell'1%, mentre quelle delle imprese operanti su piccole superfici hanno subito una flessione del 2%. Nel corso dell'anno appena concluso le vendite di prodotti alimentari sono aumentate dello 0,7%, mentre quelle di non alimentare sono diminuite dell'1,6%. Tutte le forme di vendita della grande distribuzione hanno segnato nella media del 2008 aumenti nelle vendite: gli incrementi più significativi hanno riguardato gli hard discount (+1,4%) e i grandi magazzini (+1,2%). Guardando alla dimensione delle imprese, le vendite sono diminuite del 2,2% nelle piccole imprese e dell'1,6% nelle medie, mentre sono aumentate dello 0,4% nelle grandi imprese. Dall'analisi dei prodotti non alimentari emerge che nel 2008 tutti i prodotti hanno registrato flessioni rispetto al 2007: il calo più significativo è stato registrato dagli elettrodomestici, radio, tv, registratori (-2,5%), mentre quello più contenuto spetta ai prodotti farmaceutici (-1%) e alle dotazioni per l'informatica, telecomunicazioni, telefonia e generi casalinghi durevoli e non durevoli (-1,4% per entrambi). A livello geografico, il valore totale delle vendite al dettaglio nel 2008 è rimasto invariato nel nord-est ed è diminuito nelle altre ripartizioni, con la flessione più ampia nel Centro (-1,4%). Condividi