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ROMA - Segretario che va, segretario che viene, quello che resta immutabile nel Pd sono le polemiche e le divisioni interne. Con l'avvento di Franceschini nulla è cambiato, soprattutto sui temi etici che continuano ad essere terreno di uno scontro che si è fatto ormai violento. Ad incancrenire ancora di più la ferita ci ha pensato oggi Francesco Rutelli che ha spinto ancora il piede sull'acceleratore così da incrementare la spinta verso una frantumazione che a questo punto pare non abbia sbocco diverso da una prossima secessione dell'ala teo-dem del partito. Anche se Rutelli nega ancora questo finale, affermando che non vuole affatto provocare una scissione, però pone alcuni paletti fermi per restare nel Pd, il principale dei quali è la rivendicazione di una "pari dignità" che non si comprende bene su quale confine si ponga, visto che, dicendosi irritato per le polemiche che l'hanno coinvolto dopo la sua ultima scappata di ieri, quando ha proposto una "terza via", diversa da quella del partito, sulla spinosa vicenda del testamento biologico, oggi rincara la dose sostenendo che, se in temi così delicati come quelli della bioetica ci sono diversità di posizioni, queste si debbano potere esercitare. "Non voglio passare - spiega meglio - per uno che strappa, rompe, divide e peggio persegue secondi fini e strategia politiche di scissione o che rispondano a poteri esterni alla politica come ad esempio il clero. Ogni posizione deve essere però legittima". Insomma, ognuno faccia come meglio crede e non venitemi a parlare di disciplina di partito. E' chiaro che in queste condizioni pensare ancora ad comune militanza nel Pd fra lui e chi la pensa in maniera diametralmente contraria su questi temi è cosa quanto meno utopistica ed a questo punto, anche se non ci possiamo certo considerare estimatori del partito di Franceschini, gli auguriamo che la vicenda si chiarisca definitivamente e che il buon Francesco approdi finalmente al lido del grande centro verso il quale sta veleggiando da tempo. Se non altro ne guadagnerà la chiarezza. Tanto più che ad ingarburbugliare maggiormente la matassa ci si è messo il centro destra che non ha certo perso tempo per cogliere la palla al balzo, assicurando un'apertura di credito agli amendamenti proposti da Rutelli al disegno di legge governativo. Quale migliore occasione per portare a compimento l'ennesima porcata ai danni degli italiani godendo della copertura di un esponente politico che, almeno nominalmente, fa ancora parte della opposizione? Condividi