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di Daniele Bovi Una sinistra nuova, disinteressata al potere ma che si impegnerà nella costruzione di “buone pratiche di governo”; una sinistra in contatto diretto con la cittadinanza, che sappia esere strumento di servizio per il cittadino. Sono questi alcuni dei punti qualificanti della proposta de “L'associazione per la Sinistra”, il cui simbolo e il cui statuto sono stati presentati questa mattina a Perugia alla sala dell Vaccara. Un'associazione (quella di Perugia è solo una parte della rete che si sta costituendo a livello nazionale) ancora allo stato embrionale, ma che ha iniziato il tesseramento e che sta dando vita a gruppi tematici (come socialità, cultura, urbanistica e partecipazione) per elaborare idee e programmi. Alla Vaccara c'erano molti di quegli esponenti politici della città che da poco hanno cambiato casacca, come Maria Rita Manfroni (uscita dal Prc) e Fabio Faina (che ha dato il suo addio al Pdci di Diliberto). Alcuni esempi di quei percorsi diversi che si stanno unendo nella nuova cosa. “Però – dice Fabrizio Ricci, uno dei membri dell'associazione – io non catalogherei nessuno: nell'Associazione si mette da parte l'etichetta per partecipare insieme a questo percorso di unificazione della sinistra”. “Sentivo – ha detto Fabrizio Ricci, uno dei membri del'associazione -, l'esigenza di impegnarmi in un percorso politico, di un luogo che potessi sentire come casa mia. La nostra – prosegue – sarà una realtà che utilizzerà molto internet: siamo già ad esempio su Facebook e presto apriremo un sito o un blog. Dobbiamo cercare di riavvicinare alla politica tutte quelle persone che se ne stanno allontanando. Alle nostre prime riunioni già notiamo una buona partecipazione. E siamo solo a due mesi dalla nascita dell'associazione”. Capitolo ovviamente molto interessante è quello della prossima tornata elettorale di giugno. A cento giorni dal voto bisogna capire che cosa farà l'Associazione per la Sinistra. Farà delle liste? Avrà suoi candidati? Chi sosterrà? Le risposte che sono arrivate dalla conferenza stampa sono queste: “E' ovvio – dicono – che non siamo indifferenti alla questione, com'è altrettanto ovvio che non vogliamo consegnare la città al centrodestra. Ancora però siamo in una fase di confronto aperto con tutti: decisivo però sarà vedere se c'è o meno un percorso condiviso. A noi, comunque, interessano più i programmi che i nomi”. Insomma, le risposte sulle questioni sollevate prima non sono state delle più chiare. Più chiaro, invece, il comunicato stampa diffuso alla fine della conferenza: “In questa fase di elaborazione e di crescita – dice la nota – niente salti nel vuoto o presentazione di una propria lista elettorale, ma neanche indifferenza”. Condividi