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E' stato contrassegnato dalla polemica tra la capogruppo di Forza Italia, Fiammetta Modena, e l'assessore Vincenzo Riommi, il confronto di stamani in consiglio regionale che ha preceduto l'approvazione a maggioranza (18 a favore e 9 contrari) del rendiconto 2008 della Regione Umbria. Dopo la relazione di maggioranza di Oliviero Dottorini (Verdi), la Modena ha preso spunto dalla recente relazione della Corte dei conti dell'Umbria che, proprio sul bilancio, "richiama il consiglio regionale - ha detto - a precise responsabilità, specialmente su tre punti. Il primo è il Dap, che per la magistratura contabile - ha riferito la Modena - dovrebbe contenere elementi economici e temporali per chiarire meglio quale programmazione viene attuata, con quali finanziamenti e con quale, successivo monitoraggio degli esiti. Poi la stessa relazione - ha aggiunto Modena - si occupa di derivati ed indebitamento, ribadendo che le operazioni di anticipazione costituiscono a tutti gli effetti un indebitamento ed osservando che alcune operazioni sul mercato dei titoli possono penalizzare le casse della Regione, a causa dell'entità dei tassi d'interesse. Inoltre, per la stessa Corte, certe operazioni finanziarie devono avere l'autorizzazione del consiglio". Infine la Modena ha ricordato "i rilievi della Corte dei conti sui residui, sia attivi sia passivi, del bilancio dell'ente. Si sbandiera tanto la Regione 'con i conti a posto', ma questa relazione pesa e non può passare inosservata, per questo l'opposizione vota contro, invitando la maggioranza alla prudenza", ha concluso la Modena. Dura la replica dell'assessore Riommi, che ha accusato la relatrice di minoranza di aver "voluto strumentalizzare un atto di routine come la relazione della magistratura contabile sul bilancio. La capogruppo di Forza Italia - ha aggiunto Riommi - ha estrapolato dei passaggi di quella relazione a suo uso e consumo, mentre della parte più importante di quel documento, e cioè le conclusioni, non ha riferito nulla in quest'aula. Questo perché quelle conclusioni contengono valutazioni positive sul bilancio dell'ente, a partire proprio dalle spese vincolate. Inoltre, sul Dap si è dimenticata di segnalare che è stato proprio il consiglio regionale a deciderne la struttura". Condividi