raffaelli.jpg
di Nicola Bossi Il passato ritorna a Terni. La Lega vuole copiare il Partito Socialista di Craxi in fatto di flussi migratori, come ai tempi degli albanesi nella prima ondata degli anni '90. Maroni in queste ore sta decidendo di realizzare un nuovo centro di accoglienza e smistamento e rimpatrio degli extracomunitari nella polveriera dismessa dell'esercito al Sabbione. Il sindaco Raffaelli non ci sta e lo manda a dire al Governo. "Se, per puro caso, l'orientamento del Governo riecheggiasse quello gia' assunto un quindicennio fa dall'allora sottosegretario Boniver, all'epoca dell'ondata migratoria degli albanesi, per trasformare in un centro-lager la polveriera dismessa di vocabolo Sabbione, ad un passo dal carcere circondariale e nel cuore del sistema di piccola e media impresa della Conca ternana, noi sapremo rispondere come ha sempre fatto la citta' di fronte a simili sciagurate ipotesi che non hanno nulla a che vedere con l'accoglienza e l'integrazione ma parlano, al contrario, solo di segregazione e di marginalita'. Mi aspetto in queste ore, di fronte a tale inqualificabile atteggiamento del Governo, di vedere la faccia e di ascoltare la voce di coloro che appena un anno fa - ha concluso il sindaco - agitavano a scopo terroristico lo spauracchio inesistente dei rom". Per Raffaelli inoltre è la dimostra che la Lega non crede nel federalismo: "Quello che sta adottando in questa circostanza il Governo è un metodo barbaro, irrispettoso dei diritti e della dignità delle comunità cittadine. Il valore costituzionale dell'autonomia degli enti locali viene trattato come carta straccia" Condividi