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TERNI – “Non negare alla persona il diritto elementare di accettare la morte resa inevitabile dalla malattia”. Lo dice Danilo Buconi (Capogruppo Sin. Unit.) in un ordine del giorno nel quale chiede al Consiglio provinciale di ribadire ai Presidenti di Camera e Senato e ai Parlamentari umbri i principi contenuti in alcuni atti formali riguardanti il rapporto fra malattie e cure mediche. “E’ importante – spiega infatti Buconi – richiamare il valore della Convenzione di Oviedo, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e della Costituzione italiana, anche alla luce della nuova legge approvata nei giorni scorsi, per evitare di espropriare la persone del diritto fondamentale alla morte quando la malattia sia ormai inguaribile e di combattere il male secondo le proprie misure e, se la persona lo ritenga utile, praticare soltanto il lenimento della sofferenza senza rimanere prigioniera, per volontà di legge, di meccanismi artificiali di prolungamento della vita biologica”. Condividi