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''La situazione di crisi generalizzata si fa sentire anche nel ternano e penalizza in particolare le aziende più piccole. La Regione in proposito ha attivato una serie di strumenti utili a tamponare il più possibile gli effetti sul mondo produttivo'': lo ha annunciato stamani a Terni l'assessore regionale alle Attività produttive, Mario Giovannetti, durante un incontro organizzato dalla Regione per esaminare le conseguenze che la crisi sta producendo sul tessuto produttivo provinciale. Erano presenti, oltre all'assessore Giovannetti, il sindaco di Terni, Paolo Raffaelli, il presidente della Provincia, Andrea Cavicchioli, i rappresentanti dei Comuni del ternano, delle Associazioni datoriali provinciali, della Camera di commercio, dei sindacati, di Sviluppumbria, di Gepafin, del Consorzio Aree Industriali Terni, Narni, Spoleto, del Consorzio Crescendo. ''Tutte le questioni relative alle difficoltà che le aziende stanno vivendo - ha detto Giovannetti secondo quanto si legge in un comunicato della Regione - saranno portate a breve termine al Tavolo per il Patto per lo sviluppo. La Regione intanto ha attivato delle misure molto importanti. Tra queste il Fondo di garanzia pubblico con una disponibilità di 5 milioni di euro, il 'tutoraggio' delle aziende in crisi reversibile che prevede la nomina di un manager temporaneo, gli ammortizzatori sociali in deroga sui quali proprio in questi giorni è stato siglato un accordo tra Stato - Regioni''. L'assessore dopo avere tracciato in breve la situazione del territorio, ha evidenziato la necessità di una sinergia di interventi tra Stato e Regioni ''perché - ha detto - nessuno deve pensare che la crisi si possa risolvere pensando ognuno ai problemi particolari del proprio territorio''. ''La Regione - ha aggiunto Giovannetti - si è impegnata anche ad affrontare alcune criticità, come la semplificazione e la riduzione dei tempi nell'espletamento dei bandi e finalizzare le risorse europee in maniera più puntuale, anche attraverso pacchetti 'localizzativi' come previsto dalla legge regionale sulle politiche industriali''. Accanto ai punti di debolezza però nel ternano - è detto ancora nella nota - ci sono anche quelli di forza. E' il caso dei ''materiali speciali'' che più rappresentano il ''punto di forza'' con cui puntare al rilancio produttivo del territorio. ''Bisogna consolidare e diversificare questo settore - ha specificato l'assessore - perché rappresenta per Terni la possibilità di sviluppo in campi fortemente innovativi. In questo contesto è importante la competitività del territorio che si realizza anche attraverso la realizzazione della 'macro aerea' che va dalla Piastra logistica (deliberata dal Cipe in data 7 febbraio) all'area del compendio Bosco. Da sempre, ma in particolare in questo momento, conta molto la specializzazione dell'apparato produttivo, a partire dalle produzioni chimiche, in particolare quelle ambientalmente compatibili''. Durante l'incontro non sono state trascurate le questioni particolari relative ad alcune aziende. ''Tra le varie problematiche - ha precisato Giovannetti - la vicenda relativa alla 'Tic' è tra le più impegnative. Sul tema procede il confronto con il Governo per definire un Protocollo propedeutico ad un accordo di programma''. Per quanto riguarda la Novamont l'assessore ha precisato ''che si tratta di una presenza importante sul territorio che continuerà a crescere con nuovi progetti sui quali è aperto un confronto indipendentemente da quelli che saranno eventuali investimenti nel casertano. Fuori luogo quindi, ipotizzare ridimensionamenti a seguito di tali investimenti fuori regione, anche perché nell'area campana esistono condizioni di aiuti non paragonabili a quelli del centro-nord''. Dopo aver ascoltato tutte le parti intervenute all'incontro, l'assessore ha concluso: ''serve un lavoro di coordinamento per monitorare la situazione ed individuare, oltre alle problematicità, i percorsi di uscita dalla crisi sulla quale, da parte di tutti, è molto forte la consapevolezza. In proposito è prevista l'attivazione del Tavolo provinciale''. 'Per quanto riguarda la Regione Umbria - ha aggiunto - si adopererà per garantire da una parte la continuità delle imprese, dall'altra per incentivare le aziende verso l'innovazione perché il fatto di trovarsi in una situazione particolare non deve portare a trascurare l'innovazione e la crescita. La specializzazione produttiva infatti permetterà alle aziende di essere pronte e competitive per il rilancio. Ciò vale in particolare per il territorio ternano, per il quale va riconfermata l'importanza e la centralità del tessuto industriale''. Condividi