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Se il Prc, con la mozione Vendola ha pagato dazio, anche il Pdci dovrà fare i conti con gli scissionisti che vogliono la grande sinistra e hanno problemi ad allearsi con il Pd. Il gruppo dell'Unità della Sinistra, facente capo a Katia Bellillo e all'eurodeputato Guidoni, ha stilato una sorta di territori sotratti, in parte o in toto, al Pdci di Diliberto e Carpinelli. Umbrialeft ha raccolto questa mappa ufficiosa e che comunque sarà facilmente verificabile esclusivamente con il voto popolare di giugno. Secondo i Bellillo's boy Il Pdci di Gualco Tadino è stato affidato ad un esterno di Sigillo, Fugnanesi, il gruppo storico formato da Calzuola se ne è andato con di lettera abbracciando il progetto dell'Unità per la Sinistra. Chiusura quasi in blocco anche a Passignano sul Trasimeno e alla sezione di San Marco che era sotto l'influenza di Fabio Faina - capogruppo comunale - , passato anche lui al gruppo Guidoni-Bellillo. Anche Foligno, la sezione, sarebbe a maggioranza anti-Diliberto. Ma il colpo, stando alla minoranza, più forte assestato è quello di Casa del Diavolo: sezione da 80 iscritti, già un tempo nucleo fondante del Prc prima della scissione, che si sarebbe sciolta. Sul ternano la situazione sarebbe invece più spostata a favore delle teorie di Diliberto che vuole l'unione con il Prc. Unione invece non vista per niente di buon occhio dal segretario regionale. Questo è il quadro secondo la minoranza: che ad onesta del vero al congresso nazionale non ha superato il 20 per cento. E per Roberto Carpinelli vale non più del 5 per cento contro un simbolo uffciiale che potrebbe portare in dote almeno un 3 per cento alla coalizione del Pd. Condividi