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PERUGIA - La grave congiuntura economica presente ha determinato, anche nei nostri territori, un forte incremento della Cassa Integrazione e degli ammortizzatori sociali, con più di 5000 lavoratori attualmente interessati in Umbria, a cui si aggiungono 272 richieste di mobilità e 100 contratti di solidarietà. E' partendo da questa premesa che i consiglieri di Rifondazione comunista alla Povincia di Perugia, Luca Baldelli, Guido De Prisco e Fausto Cocciari hanno presentato un ordine del giorno con il quale osservano che gli Enti locali, per quanto penalizzati dai tagli finanziari apportati dal Governo centrale, possono e debbono porsi l’esigenza di compiere ogni sforzo per alleviare le difficili condizioni materiali dei lavoratori in cassa integrazione e delle loro famiglie, esigendo dal Governo nazionale, a tal fine, almeno una parte delle risorse provenienti dalla lotta all’evasione fiscale, alle quali aggiungere poi anche risorse proprie. In particolare le loro richieste alla Giunta, da concretizzarsi di concerto con la Regione, con gli Enti locali, con gli istituti bancari e con altri soggetti che possono svolgere un ruolo positivo in questa situazione, riguarda i seguenti punti: - creazione di un Fondo mutui volto ad alleviare in maniera sensibile il peso delle rate, rapportando tale intervento al reddito familiare complessivo; - abbattimento, sempre in rapporto al reddito familiare complessivo, delle rette e delle tasse di iscrizioni scolastiche; - riduzione del prezzo dei libri scolastici con opportune e mirate forme di aiuto; - riduzione dell’ammontare degli abbonamenti e del prezzo dei biglietti dei mezzi pubblici; - creazione di un Fondo che fornisca aiuto a quanti si trovano in difficoltà a pagare il canone di affitto, potenziando le sempre più magre risorse previste dalla legislazione nazionale. Al riguardo i tre consiglieri comunisti considerano che il lavoratore in cassa integrazione beneficia di un reddito ridotto, percependo un’indennità pari all’80 % della retribuzione contrattuale prevista, senza quelle parti di retribuzione (straordinari, indennità varie, premi di produzione, ecc. ) che concorrono a rendere il salario più dignitoso, cosa che determina pesanti conseguenze per quanto concerne la sostenibilità delle spese vitali per la famiglia tanto più in un contesto caratterizzato da un generale rincaro dei prezzi e delle tariffe. Tutto ciò tenendo anche conto del del fatto che la Provincia di Perugia ha autonomamente compiuto passi concreti in tal senso, provvedendo ad anticipare, con una misura di rilevantissimo valore sociale, il pagamento della cassa integrazione ai lavoratori dell’ “ Antonio Merloni “, nonché predisponendo, assieme sempre alla regione e ad altri enti, interventi mirati nei confronti di altre aziende in crisi. Condividi