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TERNI - L’Italia impugni energicamente la decisione dell’Ue sulle agevolazioni tariffarie per le forniture della energia elettrica alla Tk-Ast: è quanto chiedono, con una lettera congiunta, indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri e ai ministri degli Affari Esteri, dello Sviluppo Economico e delle Politiche Comunitarie, il sindaco di Terni Paolo Raffelli, il presidente della Provincia di Terni Andrea Cavicchioli e l' assessore regionale Mario Giovanetti in relazione alla decisione della Commissione della Comunità Europea del 20 novembre dello scorso anno relativa al regime tariffario speciale per l'energia elettrica riguardante ThyssenKrupp, ma anche Cementir e Nuova Terni Industrie Chimiche. “Riteniamo di assoluta importanza - scrivono tra l'altro nella lettera - la proposizione dell'impugnativa avverso la decisione della Commissione, tenendo conto della rilevanza e dell'impatto della stessa per i legittimi interessi del territorio e dello Stato italiano, nonché delle oggettive argomentazioni poste a fondamento del provvedimento censurato, che si inserisce nel 'Patto di territorio' a suo tempo sottoscritto a Palazzo Chigi e nell'ottica di una soluzione a regime per le produzioni energivore e per la TK-Ast in particolare”. “L'iniziativa congiunta del sistema istituzionale umbro - sottolinea il Sindaco Raffaelli commentando la lettera inviata - fa seguito all'intenso lavoro di relazioni messo in campo fin dal mese scorso. La tragedia di Torino, che resta una ferita irrimarginabile, e le successive dichiarazioni scomposte, poi opportunatamente sebbene tardivamente smentite dai vertici di TK, non possono cancellare il fatto che il tema dell'approvvigionamento elettrico del principale polo energivoro dell'industria nazionale costituisce un argomento decisivo e che gli interessi del polo nazionale dell'inossidabile e quello dell'alluminio, se non adeguatamente tutelati, provocherebbero l'aprirsi di un problema industriale ed occupazionale di gravissime proporzioni”. “Occorre dunque - secondo Raffaelli - che ci sia una risposta del Governo italiano, sia pure in questa difficilissima congiuntura politica, commisurata ai programmi di un gruppo che ha investito nell'ultimo triennio, dopo la vertenza acutissima del 2004-2005 sull'acciaio magnetico, 500 milioni di euro per l'innovazione e la modernizzazione impiantistica e che ha confermato nei giorni scorsi, dal vertice degli azionisti a Bochum, la centralità strategica del polo industriale italiano della multinazionale con sede a Terni”. “Questo – conclude il sindaco di Terni - è il senso di un impegno eccezionale del sistema istituzionale che proseguirà in modo intenso anche nei prossimi giorni”. Condividi