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PERUGIA - "Equilibrio di bilancio, autosufficienza finanziaria, conti in ordine. Questi sono i valori che ogni ente deve perseguire e sotto questo aspetto posso dire che dai fatti esaminati non emerge che questi valori siano in pericolo in Umbria". E' quanto ha evidenziato Ludovico Principato, presidente regionale della Corte dei Conti, parlando con i giornalisti prima della cerimonia d'inaugurazione dell'anno giudiziario. "Soprattutto in quest'ultimo anno - ha aggiunto - sono emerse vicende che evidenziano due aspetti patologici: il primo e' che e' sempre piu' diffusa la verifica che i pubblici dipendenti non adempiano con scrupolo ed assiduita' ai loro doveri; abbiamo constatato che nelle vicende che la procura ha istruito e la sezione ha giudicato e sta giudicando emerge questo fenomeno che qualche volta sfora nel penale; in secondo luogo c'e' un danno all'immagine". Volendo indagare le cause di cio', Principato ha aggiunto: "sempre dal mio osservatorio, non sono un sociologio ne' un politico, le cause sono da ricercare nella disfunzione nell'organizzazione e nei controlli; l'agire illecito umano e' insito nella persona, voler deviare e' a volte una caratteristica piu' o meno marcata dell'uomo; pero' l'organizzazione deve prevenire, quindi vanno perseguiti organizzazione e controllo. Stiamo organizzando un convegno proprio sui controlli, in quanto la riforma dei controlli non ha dato un buon esito: quelli interni sono troppo avveniristici, sono belli ma sono falliti; manca il senso della legalita'; l'uomo non ha piu' il convincimento di dover rispondere ad una norma; ora siamo diventati tutti legislatori". E poi bisogna "curare la professionalita', la programmazione, verificare l'andamento dell'azione amminstrativa, i tempi ed i costi". Condividi