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di Nicola Bossi Non valgono quell'1per cento preso a livello nazionale. In Umbria i socialisti ci sono e hanno mantenuto una ossatura che oscilla, anche in tempi di crisi, tra il 4-5 per cento. Ma nonostante questo dato e tanti amministratori uscenti - un presidente della provincia a Terni e un vice-sindaco a Perugia e un sindaco a Gualdo Tadino - il Ps potrebbe confluire in un cartello elettorale più ampio. Un scelta che Roberto Bertini, segretario regionale del Ps, spiega ad Umbrialeft: "Noi siamo un partito in Umbria, che in molte zone, è secondo solo al Pd. Nonostante le elezioni nazionali metteremo in campo una struttura capillare per confermare la tradizione elettorale socialista. Ma essendoci la concomitanza con l'europee inciderà molto anche la stratedia nazionale per superare il 4 per cento, messo come sbarramento capestro dal Pd e dalla Pdl". Quindi Bertini lei conferma che anche a livello umbro potrebbe nascere una lista unica della sinistra che va dai Verdi, passando per sinistra democratica e il Ps fino ad arrivare ai vendoliani? "Senza ombra di dubbio è un progetto che anche in sede locale sta trovando un confronto positivo e in molti territori ci sono le condizioni per poter fare una lista allargata di sinistra". I socialisti umbri sono sempre stati gelosi della loro autonomia tanto che non tutti sono fuggiti nel Pd e nella Pdl in questi anni. Non ha paura che nel listone quell'autonomia venga meno? "Io credo proprio di no. A livello europee perchè c'è in ballo la sopravvivenza di un'area politica storica mentre in quello locale gran parte delle forze si riconoscono nella casa del socialismo europeo; insomma c'è una storia comune che può partorire nuove idee di governo dell'Umbria". Lei parla della casa comune del socialismo europee ma Verdi e Vendoliani non credo che si ispirano a questi valori; una ha il suo gruppo e l'altra si rifà alla Sinistra europea, la stessa casa di Rifondazione... "Guardi l'mabientalismo è un elemento qualificante del Pse e i vendoliani se hanno lasciano Rifondazione lo hanno fatto perchè credono nel socialismo....". Si parla, negli ambienti politici regionali, di un Ps comunque pronto a siglare l'accordo con il Pd su tutto? Anche se l'unico sindaco socialista, al primo mandato, non è stato confermato dal Pd: parlo di Angelo Scassellati a Gualdo Tadino. Quali sono i veri rapporti tra voi e il Pd? "Intanto le dico che ad oggi in Umbria non c'è nessuna coalizione di centrosinistra: manca un programma e accordi seri. Tutto procede lentamente. Poi la segreteria regionale del Ps ha analizzato che non dappertutto potrebbe essere possibile fare un'alleanza con il Pd. Se non c'è pari dignità noi non entriamo da nessuna parte. A Gualdo questa pari dignità è stata violata: si confermano tutti i sindaci per il secondo mandato, meno guarda caso quello socialista. La situazione non può non essere soppesata anche nelle sedi regionali". Condividi