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PERUGIA - Ieri, 14 febbraio 2009, giorno di San Valentino, la piazza della Repubblica aveva un cuore. Un cuore che pulsava, ritmico fra le fiamme di diverse candele. Un cuore realizzato dal Circolo Arcigay Arcilesbica Omphalos di Perugia che celebrava la festa degli Innamorati senza diritti: un presidio dignitoso e silenzioso, proprio nel momento in cui il rito dello “struscio” perugino pare irrinunciabile. I volontari del Circolo Arcigay Arcilesbica Omphalos di Perugia sono stati avvicinati da alcune decine di persone generalmente interessate a capire quali siano le attività dell'associazione perugina o anche alla ricerca di spiegazioni sul nome dell'iniziativa. “Gli Innamorati senza diritti – hanno spiegato i volontari del Circolo – sono tutte quelle persone cui si concede di piacersi, di amarsi, di sentirsi uniti ma alle quali non viene concesso il sacrosanto diritto del riconoscimento sociale”. La questione del riconoscimento delle unioni di fatto, la necessità di estendere i diritti del matrimonio anche alle coppie Glbt è ormai una priorità assoluta visto che tutti i Paesi dell'Unione europea ci sono arrivati lasciando di fatto da sola, fanalino di coda, la nostra vecchia Italia. Molta gente, allontanandosi dal gazebo dell'Omphalos sembrava aver capito che dopotutto la comunità omosessuale italiana non chiede altro che di avere piena parità di diritti e di doveri rispetto a tutto il resto dei cittadini di questo Paese. Condividi