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CAGLIARI - Urne aperte oggi dalle 8 alle 22 e domani dalle 7 alle 15 in Sardegna per il rinnovo del Consiglio regionale e l'elezione diretta del governatore. Un test che riveste una grande importanza politica a livello nazionale. Al voto complessivamente 1.473.054 elettori, di cui 721.432 uomini e 751.622 donne, distribuiti in 1.796 sezioni. Cinque gli aspiranti Presidenti: Renato Soru(Lista Soru presidente appoggiata da Pd, Prc, Pdci, Idv, La sinistra e Rossomori); Ugo Cappellacci (Il popolo delle libertà sostenuto da Pdl, Udc, Mpa, Riformatori, Uds-Nuovo Psi e Psd'Az); Peppino Balia (Partito Socialista); Gavino Sale (Irs Indipendentzia Repubrica de Sardigna); Gianfranco Sollai (Unidade indipendentista). Il nuovo Consiglio sarà composto da almeno 80 consiglieri: 64 seggi, i quattro quinti, sono attribuiti a livello provinciale in base alla popolazione residente (21 per Cagliari, 13 per Sassari, 7 per Nuoro e Oristano, 5 per Carbonia-Iglesias e Olbia-Tempio, 4 per il Medio Campidano, 2 per l'Ogliastra); i restanti 16 seggi saranno assegnati su base regionale. Diventa presidente della Regione il candidato che in ambito regionale ottiene più voti. Lo scrutinio comincerà subito dopo la chiusura dei seggi, domani alle 15. A questo voto si è arrivati al termine di una combattutissima campagna elettorale nel corso della quale il premier berlusconi si è speso oltre ogni limite, andando a più riprese nell'isola, tanto da oscurare completamente il suo candidato. Il premier non ha lesinato mezzi e promesse, occupando pressoché interamente i grandi mezzi di comunicazione e lasciando immaginare piogge di miliardi sul territorio. In ballo, oltre alla conquista della Regione che confermerebbe il suo positivo momento elettorale, ci sono anche enormi interessi economici legati soprattutto alla possibilità di riavviare il selvaggio processo edificatorio che ha distrutto gran parte delle meravigliose coste sarde e che Soru (nella foto) aveva bloccato nel corso della sua precedente esperienza di governo. Condividi