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di Nicola Bossi Gli accordi per le europee rischiano di mandare in tilt quelli per le comunali. Infatti - intensificate le telefonate nella giornata di oggi - sembra che ci sia anche la quadratura del cerchio per liste comuni sopra i 15mila abitanti in provincia di Terni per Sinistra Democratica, Mps e Verdi. Un'ipotesi che il coordinatore dei vendoliano di terni, Alberto Sabatini, sta portando avanti da settimane ed è già buon punto, soprattutto dopo l'accordo per l'europee. In provincia di Perugia i buoni rapporti tra Rifondazione e Sinistra Democratica sono dati a ribasso: niente liste comuni almeno in fatto di simboli, ci può essere qualche fuoriuscita di nomi e basta. Anche qui si andrà al cartello elettorale con in più la componente dei Comunisti Italiani anti-Diliberto che può contare su due pezzi da novanta: Faina e Bellillo. Rifondazione andrà molto probabilmente per conto suo, anche se aprirà le liste agli indipendenti. E' quasi imbossibile teorizzare un connubio con i comunisti italiani ad oggi: Vinti e Carpinelli sono divisi su molte posizioni politiche e in fatto di alleanze, inoltre c'è il rischio che in alcuni comuni il Prc vada da solo mentre il Pdci ha scelto di allearsi con il Pd a prescindere. Situazione migliore in fatto di rapporti a Terni tra Pdci e Prc. Ma non dipende da loro l'unità politica regionale. Situazione socialisti: in Umbria possono ancora contare su discreti voti e possono permettersi di rivaleggiare con l'Idv. Ma nonostante questo hanno aperto al Mps in alcuni consesso elettivi. Dipende più da Silvano Rometti l'alleanza con le forze di sinistra che dal segretario nazionale Nencini. Se entrano i socialisti allora il cartello delle sinistre ha grandi potenzialità a livello amministrativo. Condividi