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PERUGIA - Alle prese di posizione che abbiamo già comunicato da parte delle forze politiche umbre se ne sono aggiunte altre in queste ultime ore. Per prima quella del circolo di Rifondazione Comunista di Gualdo Tadino, ”A. Toni”, che opera in un territorio profondamente segnato dalla crisi. Del tutto naturale, perciò, che la segreteria dello stesso circolo, oltre a rendere nota la sua adesione, esprima “piena solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori... che domani sciopereranno contro la crisi”. Secondo gli iscritti gualdesi al Prc, “L'inconsistenza e l'inefficacia da una parte, l'arroganza liberista dall'altra, delle politiche economiche e sociali del governo chiamano ad una forte mobilitazione sociale” e – aggiungono - “Per quanto ci riguarda sappiamo da che parte stare:crediamo che la principale organizzazione sindacale del Paese, la CGIL, stia facendo il suo dovere nel contrastare i limiti di queste politiche a partire dalla necessità di salvaguardare la contrattazione nazionale”. “Il bagno di sangue in cui si sta trasformando la crisi nel nostro territorio – conclude la nota - costituisce poi un'ulteriore spinta a non abbassare mai la guardia: la rappresentanza del nostro circolo che domani sarà a Roma alla manifestazione della CGIL vorrà essere una testimonianza di presenza a sostegno delle ragioni del lavoro e di vicinanza e di solidarietà alle tanti lavoratrici e lavoratori gualdesi che stanno perdendo o hanno già perso il posto di lavoro a seguito delle varie crisi che hanno investito le nostre aziende a partire dalla Merloni”.  Di seguito ci è anche pervenuta l'adesione del Pdc umbro che afferma di sostenere “Con forza ed impegno la mobilitazione indetta per domani... dalla Funzione pubblica e dalla Fiom Cgil”. Una manifestazione che “vuole rappresentare la risposta alle scellerate politiche del Governo Berlusconi, che hanno peggiorato le condizioni di vita dei lavoratori e non hanno fornito soluzioni concrete alla crisi che ha investito l’Italia ed il mondo”. “Una risposta tanto più importante perché proviene da due settori, quello pubblico e quello privato, che il Ministro Brunetta ha cercato, attraverso le sue disposizioni, di mettere l’uno contro l’altro, in una sorta di “guerra tra poveri” che avrebbe lasciato solo macerie”. Per i Comunisti Italiani dell'Umbria “Domani tutto il mondo del lavoro sarà nelle strade di Roma per dire no al Governo Berlusconi, no ad un accordo sulla riforma contrattuale che ha sferrato un ulteriore attacco a tutti i lavoratori” ed è per questo che domani manifesteranno anche loro “accanto al più grande sindacato italiano, contro un governo irresponsabile ed antipopolare.    Infine l'Italia dei Valori, la cui adesione allo sciopero di domani è stata espressa dall'ex parlamentare di Sinistra Democratica e attuale responsabile delle politiche del lavoro del partito di Di Pietro, Paolo Brutti, che ha rilasciato la seguente dichiarazione al riguardo: “L'Italia dei Valori aderisce allo sciopero dei metalmeccanici e della Funzione Pubblica della CGIL del 13 febbraio prossimo. Noi condividiamo gli obiettivi che sono alla base dello sciopero, che indicano nuove e importanti scelte per affrontare la crisi economica ed occupazionale in atto ed esprimono una critica, che è anche la nostra, alla inadeguatezza degli strumenti di intervento adottati dal governo in materia di sostegno ai settori in crisi, di ammortizzatori sociali e di stabilizzazione del precariato. Noi siamo con i lavoratori, che subiscono i colpi più duri della crisi e con la nostra adesione vogliamo sottolineare che la linea della divisione e dell'indebolimento del sindacato, che il Governo ha perseguito con spregiudicatezza e avventurismo, non si affermerà. Un sindacato diviso è più debole e l'unità può essere ritrovata con un grande esercizio di democrazia sindacale, rimettendo ai lavoratori l'ultimo giudizio, col voto, sulle intese e i contratti. L'intera democrazia del paese ne uscirebbe rafforzata”. Condividi