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Luciano Violante interrompe la sua collaborazione con il Riformista. In una lettera inviata al direttore Antonio Polito, l'ex presidente della Camera si dice "indignato" per il titolo che il quotidiano arancione ha dato al suo pezzo sul giorno del ricordo delle foibe oggi in prima pagina. "Sono indignato - afferma Violante nella lettera - per il titolo che il tuo giornale ha dato, in prima pagina, al mio articolo di oggi 'Mi vergogno di essere stato comunista'. Quel titolo è falso perché non corrisponde al contenuto dell'articolo, è offensivo perché non corrisponde ai miei sentimenti e alla mia vita, è volgare perché riduce ad uno stupido protagonismo individuale un ragionamento sulla identità italiana. Ti prego di considerare interrotta la mia collaborazione al tuo quotidiano". Replica del direttore de 'Il Riformista' Antonio Polito a Luciano Violante che ha deciso dio interrompere la collaborazione con il quotidiano a seguito del titolo al suo riguardo sulle foibe. "Un titolo è un titolo - afferma Polito- e se l`autore dell`articolo non vi si riconosce, c`è poco da fare. Ma in quell`articolo Violante scriveva, rivivendo al teatro il ricordo delle foibe: 'Mi sembrava che le implicite accuse delle parole della piece riguardassero anche me. Perché l`aver appartenuto al partito comunista e il sentirmi tutt`ora dentro quella rigorosa educazione politica e quel complesso di valori civili e repubblicani mi faceva sentire tra quegli assassini'. Ammettere di sentirsi tra 'quegli assassini' ci era parsa un`umile e nobile ammissione di vergogna. Violante ci informa invece che non prova vergogna. Ne prendiamo atto con mestizia". Condividi