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Nel corso della mia attività sindacale, iniziata nel 1988, ho avuto la possibilità di organizzare e di partecipare a tante manifestazioni e scioperi generali. Molte immagini ed emozioni vivono nel mio cuore e nella mia mente, e mi accompagnano nella mia attività quotidiana: i lunghi e colorati cortei dei metalmeccanici che attraversano Napoli, la manifestazione a Palermo “per non dimenticare” dopo il vile attentato mortale al giudice Falcone, camminando a fianco del giudice Borsellino, la marcia sotto la pioggia il 25 Aprile 1994 per difendere l’unità del Paese con lo slogan “l’Italia”non si rompe, la manifestazione a Bari a favore dello sviluppo del mezzogiorno dopo tantissime ore di pulman, l’oceanica folla al Circo Massimo ad ascoltare Cofferati, la commemorazione a Portella della Ginestra del massacro dei lavoratori e contadini che festeggiavano pacificamente e democraticamente il Primo Maggio (la prima strage di stato), etc. Venerdi 13 febbraio, insieme a tante lavoratrice e tanti lavoratori (20 pulman partiranno dall’Umbria), metalmeccanici e del pubblico impiego, partirò per Roma in occasione dello sciopero generale dei metalmeccanici e del pubblico impiego. Insieme lavoratori pubblici e privati, operai ed impiegati della fabbriche insieme ad operatori sanitari, educatrici, vigili del fuoco, dipendenti degli enti locali, etc., per difendere i diritti nel lavoro, la democrazia, i contratti, e contro la demolizione dello stato sociale, della contrattazione, il superamento dei valori e dei principi alla base della Carta Costituzionale. Per me, figlio di operai, di un delegato sindacale della Fiom, già Segretario della Fiom e attualmente Segretario Generale della Fp-Cgil Umbria non sarà una normale manifestazione sindacale. L’unione di due pezzi importanti del mondo del lavoro, che tanti vogliono dividere e mettere gli uni contro gli altri, è una risposta forte e densa di contenuti, che invia un messaggio di speranza che la drammatica situazione in cui si trovano i lavoratori privati colpiti da una crisi economica senza precedenti, che non sarà purtroppo arrestata dai timidi e contradditori provvedimenti del governo, e i dipendenti pubblici attaccati al fine di indebolire i servizi pubblici, e quindi tutti i cittadini, potrà essere modificata attraverso le proposte e le mobilitazioni promosse dalla Cgil. Sarà sicuramente una giornata di lotta importante per il movimento sindacale e per il mondo del lavoro, la cui riuscita sarà utile per rimettere al centro dell’agire politico e dell’agenda degli interventi socio-economici, la qualità e la sicurezza del lavoro e nel lavoro. Non a caso la nostra Costituzione, sempre più “attuale” e sempre più attaccata, all’articolo 1 recita “l’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro”. Con orgoglio, gioia e passione, entrerò in Piazza San Giovanni venerdi’ 13 febbraio. Il Segretario Generale Fp-Cgil Umbria Fabrizio Fratini Condividi