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Saranno tre i ministri che scenderanno in piazza a Roma domani per dire no alla violenza contro le donne e partecipare al corteo organizzato da controviolenzadonne.org in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, che ricorre domenica 25 novembre. Barbara Pollastrini, Alfonso Pecoraro Scanio e Paolo Ferrero, che gia' ieri hanno indossato sul bavero delle giacche il fiocco bianco simbolo della battaglia, saranno in prima fila al corteo che oggi alle 14.00 partira' da piazza della Repubblica e, sfilando per via Cavour, via del Fori Imperiali, piazza Venezia, largo Argentina e corso Vittorio Emanuele, terminera' in piazza Navona. Il corteo e' promosso da varie associazioni, dai sindacati, dal centro antiviolenza. Rainews 24 seguira' la manifestazione con collegamenti e interviste. Tra i manifestanti anche l'assessore capitolino Cecilia D'Elia e la sottosegretaria al lavoro Rosa Rinaldi che sottolinea come "la violenza esplicita sia solo la punta di un iceberg che nasconde un mondo di sopraffazioni, discriminazioni e mobbing". La manifestazione e' appoggiata anche dal mondo sportivo e non solo da quello femminile: l'Almaviva Capitolina Rugby, la M. Roma Volley di B1 e la Virtus Lottomatica Roma Basket entreranno infatti in campo indossando delle magliette rosa con la scritta "La violenza sulle donne fa violenza anche a me". Controviolenzadonne fa dei distinguo: "rifiutiamo l'adesione all' iniziativa di soggetti politici che hanno costruito ed aderito al Family Day che disconoscono l'autodeterminazione delle donne e sostengono le politiche razziste, familiste e ostili al riconoscimento dei diritti e della liberta' di lesbiche, gay e trans della destra reazionaria, praticate in grande stile anche da un governo che si definisce di sinistra". Esecutivo che si e' reso "protagonista negli ultimi mesi di campagne repressive contro i migranti strumentalizzando la violenza alle donne". "Benvengano pero' i ministri - dicono gli organizzatori - purche' la loro presenza sia senza ambiguita' ma di stimolo a politiche serie, non legate all' emergenza e soprattutto senza ricorso alla sola repressione". Le donne della Sinistra Critica sono ancora piu' esplicite: "No alla deriva razzista di Prodi. La manifestazione sara' un momento per opporsi fermamente al clima repressivo e securitario alimentato dal governo e dal sindaco di Roma, con il Pacchetto sicurezza, che non hanno esitato ad utilizzare cinicamente il corpo martoriato di Giovanna Reggiani per lanciare una campagna razzista contro gli stranieri che svia l'attenzione pubblica dalle reali responsabilita' della violenza contro le donne, quelle degli uomini e del loro preteso controllo sulle vite di mogli, figlie, compagne". Condividi