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di Nicola Bossi "Io a Terni appoggerò Di Girolamo ma non mi piacciono i vecchi modi di fare politica, tutta equilibri ed accordi". Schietto, asciutto e sempre pronto ad accettare la sfida. Questò è Ginluca Rossi, ternano doc e capogruppo del Pd in regione. Sta con Di Girolamo, contro l'eventuale candidatura dell'assessore regionale Liviantoni. Ma c'è un ma. Lui vuole le primarie comunque. "Io ho la mia personale opinione a riguardo - spiega ad Umbrialeft - dato che sono convinto che le primarie sono e devono essere in futuro sempre di più il tratto distintivo del Pd rispetto agli altri. Le primarie sono importanti per scegliere una candidatura apicale. Io a Terni per comune e provincia le farei, al di là di problemi burocratici e tattiche. La gente rischia di non capire il vecchio modo di fare politica. Io al comune comunque appoggerò Di Girolamo perchè è quello che offre più garanzie, capacità di governo ed è in grado di tenere un'alleanza coesa che includa tutto il centrosinistra". Ma Rossi per le eventuali primarie della Provincia non ha ancora deciso e questa la dice lunga su quanto sia messo in dubbio l'accordo politico interno che vedrebbe Polli come candidato unico. "Ci sono tre candidati - continua - e ancora non ho scelto, come dirigente politico, su chi dare il mio consenso". Paparelli e l'area dissidente ex diesse può continuare a sperare. Rossi parla anche del centrodestra: "Baldassarre è un nome di grande respiro nazionale. Ma onestamente è un corpo estraneo alla città di Terni e ai suoi problemi". Condividi