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di Daniele Bovi Nè fumata nera né fumata bianca. Diciamo fumata grigina. Il Consiglio regionale dell'Umbria ha deciso di non decidere. Dopo un'oretta tra urla belluine, insulti e qualche ragionamento pacato (pochi in verità), dell'affaire Tippolotti si tornerà a discutere giovedì nella conferenza dei capigruppo. In sostanza il documento (non si capisce bene come altro chiamarlo) di sfiducia presentato dal centrodestra è stato giudicato irricevibile e il presidente Tippolotti non ha dato indicazioni al Consiglio su come esprimersi riguardo alla sua figura. Nella ormai famosa lettera inviata ai consiglieri infatti, il presidente diceva di rimettersi alla volontà dell'aula riguardo al suo futuro. Se però, come dice giustamente il regolamento, il presidente non può essere sfiduciato ed esso stesso non fornisce ai consiglieri una indicazione su quale sia una modalità congrua con cui esprimersi, come se ne esce? Boh. A breve la cronaca di uno dei consigli regionali più brutti della storia. Condividi